Zuppi: “Dobbiamo trovare soluzioni”
Il Cardinale Matteo Zuppi, ospite a Tv2000 al programma “Di buon mattino”, ha parlato della tragedia del naufragio di Cutro, in Calabria, dove si pensa che un centinaio di migranti abbiano perso la vita. Certe cose non devono accadere “mai più”, dice a gran voce il presidente Cei. Per questo bisogna “partire da questo dolore e viverlo, perché molte volte diventa solo oggetto di altre analisi”. Solamente così si potranno “trovare soluzioni per un problema che è enorme”.
Il Cardinale, ricordando la terribile tragedia, ha dichiarato: “Dobbiamo ripartire dal dolore e provarlo. E da questo deve scaturire una determinazione rinnovata capace di vedere le responsabilità e anche le omissioni che possono favorire tragedie come queste, questo problema enorme. Sono trent’anni che lo diciamo. Dobbiamo capire le cause, le responsabilità per cui le risposte non sono sufficienti. Questo credo che sia il modo per ricordare le vittime”.
Zuppi: “L’Europa deve riflettere”
Per il Cardinale Matteo Zuppi, la tragedia di Cutro deve far scaturire una riflessione, così come la guerra in Ucraina: “L’Europa più di tutti deve far fronte a questa violenza temibile che la scuote, che è dentro l’Europa. Torniamo indietro di decenni perché le guerre non sono mai mancate, forse noi siamo l’unica generazione che è stata libera, anche se non dobbiamo dimenticare altri conflitti come quello dell’ex Jugoslavia. Bisogna affrontare queste cose, non lasciarle latenti, perché è come una febbretta che poi si alza. Così è stato in Ucraina, fino alla tragica, criminale scelta di occupare l’Ucraina”.
Il presidente Cei, tornando ancora sul tema delle Ong, ha ribadito: “Il Mediterraneo ha sempre rappresentato un grande spazio d’incontro. Dovremmo dire, l’Italia in particolare, che questa è la vocazione per governare il fenomeno migratorio. Tutto questo per affrontarlo e non far finta che non ci sia. Ci sono state molte polemiche sulle Ong. Dobbiamo sempre ricordarci per quale motivo le Ong sono andate o vanno verso queste rotte: lo fanno per evitare tutto questo e cercare di soccorrere. Purtroppo queste tragedie accadono se non c’è sicurezza e se si è schiavi degli scafisti”.