“Il vaccino non è una certezza scientifica”, lo storico Franco Cardini così – nel corso di una intervista rilasciata alla Adnkronos – va contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale aveva accusato gli italiani non vaccinati di mancare ai propri doveri, e tende la mano al professore Alessandro Barbero, il quale insieme ad altri 300 docenti ha firmato una petizione per eliminare l’obbligo del Green Pass nelle università italiane.
Franco Cardini si è detto dunque “perfettamente d’accordo” con Alessandro Barbero e gli altri firmatari, definendo “più che legittimo” l’appello. “Contrariamente a quello che afferma anche il presidente della Repubblica, uno Stato di diritto che ritiene che un comportamento sia obbligatorio, deve renderlo tale con una legge e poi ne deve sopportare le conseguenze e assumersene le responsabilità”, ha aggiunto. Il saggista ha ammesso inoltre di essersi vaccinato, pur avendo alcuni dubbi. “Gli esperti mi dicono che questo vaccino non è un’assoluta certezza scientifica. Allora è bene che uno Stato che decide che è bene vaccinarsi, faccia una legge, lo renda obbligatorio, e preveda le coperture contribuendo alle spese per chi da questa legge ne ricava un danno”.
Cardini: “Vaccino non è una certezza scientifica”. L’ipotesi obbligo vaccinale
Franco Cardini, dopo avere sottolineato che il vaccino non è una certezza scientifica, si è espresso in merito all’ipotesi di istituire l’obbligo vaccinale. Emblematico, in tal senso, il paragone con la chiamata alle armi.
“Uno stato di diritto può chiedere a me cittadino di mettere a repentaglio la mia vita andando in guerra, e questo è perfettamente legittimo da parte sua ma io so che lui, per quello che può, si prenderà la responsabilità se io in guerra muoio, o vengo ferito e non posso aiutare la mia famiglia. E mi aiuterà dandomi assistenza, o aiuterà la mia famiglia”, ha detto lo storico. Diverso, invece, il discorso relativo al Green Pass, che spinge la popolazione verso la vaccinazione e viene usato come “un modo per non volersene assumere le dirette conseguenze”.