L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, ha invitato i medici a prescrivere di meno due farmaci antidiabetici, precisamente il semaglutide (Ozempic) e liraglutide (Victoza), prodotti dalla casa farmaceutica danese Novo Nordisk. La loro carenza, come specifica l’agenzia di stampa italiana Ansa attraverso il proprio sito web, si sarebbe dovuta risolvere entro quest’anno ma l’indisponibilità degli stessi potrebbe andare avanti fino al 2024 di conseguenza la stessa agenzia è stata costretta ad intervenire.



I due farmaci suddetti sono soliti trattare il diabete ma anche il problema dell’obesità, ed in particolare il Semaglutide che negli Stati Uniti è stato approvato nell’estate del 2021, ottenendo poi il via libera dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, proprio per contrastare la patologia “del sovrappeso”. In Italia non è al momento disponibile con questa indicazione ma l’aumento della domanda, soprattutto appunto da quanto avvenuto negli Stati Uniti “insieme alle limitazioni di capacità produttiva in alcuni dei nostri siti di produzione, ha portato ad una situazione di carenza, con possibili condizioni di esaurimento delle scorte”, fa sapere l’Aifa. L’Agenzia sconsiglia quindi di avviare nuovi pazienti al trattamento con liraglutide fino “al secondo trimestre del 2024”.



CARENZA FARMACI CONTRO DIABETE: L’AIFA INVITA A NON PRESCRIVERLI. AZIENDA HA ANNUNCIATO NUOVI INVESTIMENTI MA…

Mentre per il semaglutide,”si raccomanda di limitare l’avvio di nuovi pazienti” fino al primo trimestre 2024. Qualora un paziente fosse già in cura con i due farmaci, il medico potrebbe prescrivere una nuova cura. Intanto l’azienda che produce i due medicinali sta spingendo per aumentare la capacità produttiva e negli ultimi mesi ha annunciato investimenti per 7 miliardi di euro per ampliare gli stabilimenti in Danimarca.

All’orizzonte vi è però la possibilità che il Semglutide possa essere destinato ad altri pazienti, visto che negli scorsi giorni è stato presentato al meeting dell’American Heart Association uno studio che conferma che il medicinale è in grado di diminuire il rischio cardiovascolare per le persone in forte sovrappeso e obese: la speranza è che la situazione possa essere risolto quanto prima.