La carenza di farmaci in Europa inizia a diventare un’emergenza. Sempre più principi attivi risultano introvabili e le case farmaceutiche hanno ridotto la produzione a causa degli elevati costi delle materie prime, e del monopolio delle importazioni sempre più predominante da Cina e India. In un documento che si discuterà prossimamente alla Commissione Europea, 18 paesi membri chiederanno una soluzione di ultima istanza per permettere una maggiore circolazione delle merci internamente e ridurre la dipendenza che attualmente pesa sul mercato a discapito della salute dei cittadini, e soprattutto per garantire una stabilità in previsione di una crisi futura.



Dal documento, visionato in atemprima dal Financial Times, molte nazioni congiuntamente chiedono all’Europa di spingersi oltre le attuali revisioni del mercato unico dei farmaci. “Occorre monitorare le importazioni e gli approvvigionamenti per fare in modo di non interrompere la catena produttiva“, il rischio infatti è che la situazione già grave di carenza di principi attivi fondamentali come alcuni antibiotici ma anche il paracetamolo, possa peggiorare portando conseguenze gravi non solo sul mercato.



Carenza farmaci, 18 paesi chiedono all’Europa di intervenire

L’urgenza di approvare una legge unificata anche sulle importazioni di materiali per la produzione di medicinali è sostenuta da 18 paesi europei, tra cui Francia Germania e Belgio, che ora, come riporta il Financial Times, stanno chiedendo alla Commissione Eu di migliorare la circolazione di materie prime e di principi attivi per evitare il blocco produttivo che già sta colpendo le industrie. Infatti, come sostenuto nel documento, la crisi post pandemia da Covid e la guerra in Ucraina hanno già penalizzato fortemente le importazioni, abbattendosi soprattutto sui prezzi, alzati dai paesi produttori per far fronte all’inflazione.



In questo modo l’Europa risulta essere “dipendente da Cina e India”, e in previsione di una prossima emergenza sanitaria le conseguenze sarebbero gravi non potendo accedere ad alcuni farmaci. Il ministro della sanità belga ha dichiarato al quotidiano “Immaginate cosa potrebbe accadere in caso di pandemia, un disastro naturale, una guerra o anche un un’anomalia di produzione potrebbero significare per per l’approvvigionamento mondiale di farmaci.” Serve quindi un metodo unificato di monitoraggio della produzione interna e dello scambio di merci tra paesi Eu per evitare problemi. Al momento però la Commissione non ha ancora dato risposta all’interpello.