Morte celebrale per la piccola Aurora. Non ce l’ha fatta la piccola a sopravvivere alla strage in famiglia a Carignano, che quindi non ha risparmiato nessuno. Il delitto era stato scoperto dalle forze dell’ordine, il cui intervento all’interno della villetta ha portato alla luce la tragedia. Un uomo di circa 40 anni, Alberto Accastello, aveva sparato alla moglie di 38, Barbara Gargano, ai due gemellini Alessandro e Aurora, di due anni, e al cane. Poi si è sparato anche lui, morendo poco dopo l’arrivo dei soccorsi. Dei due gemellini si era salvata la bambina, che ha lottato per la vita finora, non riuscendo però a vincere la su battaglia. Aurora era arrivata in ospedale in condizioni disperate dopo essere stata colpita da un proiettile sparato dal padre alla testa. Alle 15.30 di oggi aveva cominciato il periodo di osservazione necessario per decretarne il decesso, quindi i medici del reparto di Rianimazione dell’ospedale Regina Margherita di Torino hanno dovuto constatarne la morte cerebrale a causa dell’assenza di flusso al cervello.
CARIGNANO, FRATELLINO UCCISO DAL PADRE MENTRE DORMIVA
Nelle ultime ore sono intanto emersi nuovi particolari in merito alla strage di Carignano. Alberto Accastello ha sparato al figlio di due anni, Alessandro, mentre dormiva nella culla. La conferma è arrivata dall’autopsia eseguita oggi all’Amedeo di Savoia dal medico legale Roberto Testi, il quale ha ricevuto l’incarico dal pm Livia Locci. Il bambino era morto durante il trasporto in ospedale. Stamattina era prevista anche l’autopsia sul corpo della madre Barbara Gargano, che il marito ha ucciso prima di suicidarsi. C’era grande attesa per le condizioni della bambina, anche lei ferita dal padre con un colpo di pistola alla testa. Il proiettile le ha procurato un gravissimo trauma cranico che non era subito operabile. Le sue condizioni però non sono migliorate, anzi i medici hanno constatato la sua morte celebrale.