S’intitola semplicemente “Carla Bruni”, il nuovo album della cantante italo-francese uscito venerdì scorso e contenente anche un pezzo dedicato al consorte Sarkozy. Il brano in questione è Le garçon triste, ‘il ragazzo triste’, la storia di un ‘ragazzo’ – l’ex Presidente francese, appunto – alle prese con le sue insospettabili insicurezze e con quei giochi di potere che così tanto lo attraggono. A lui, tra parentesi, la sua musica sembra piacere: “È proprio carino. Gli piacciono le mie canzoni, oppure è semplicemente molto gentile, ma non credo, perché ormai sono 13 anni che viene a tutti i miei concerti”. Lo ha dimostrato durante lo showcase, dove era seduto insieme alla loro figlia Giulia (8 anni) in fondo alla sala. “Non riusciva a stare fermo, si dimenava, sia pure con discrezione, sulla sedia, teneva il ritmo”, testimonia il giornalista del Corriere incaricato di intervistarla. Questa sera, Carla Bruni sarà ospite a Che tempo che fa.
Carla Bruni parla del suo nuovo album
Ancora a proposito di François Sarkozy, Carla Bruni dichiara: “Mi piacciono i contrasti, i testi malinconici su musiche allegre e mi piace anche questo miscuglio di energia e pudore del mio uomo. Mio marito è pieno di voglia di fare ma io credo davvero che ci sia qualcosa di strano in tutta questa energia. Nostra figlia Giulia, che ha 8 anni, è uguale. Io flirto con la tristezza, ci gioco, invece in lui è qualcosa di più profondo”. E sulla lavorazione dell’album rivela: “Ho cominciato alla fine del 2019, ma molte canzoni le ho aggiunte durante il confinamento, a primavera. Siamo partiti un po’ di corsa verso la villa di famiglia al Cap Nègre, nel Sud della Francia, ma ho comunque fatto in tempo a prendere chitarra, registratore, le mie cose del mestiere. Abbiamo passato quei mesi nella stessa casa io, mia sorella Valeria, mia madre Marisa. Povero Nicolas, in mezzo a tutte quelle italiane chiacchierone… Sono stati mesi un po’ angoscianti, di forte preoccupazione, e la scuola online che si è rivelata una complicazione incredibile, bisognava aver fatto il Politecnico per riuscire ad aiutare i figli”.
Carla Bruni duetta con la sorella Valeria
Il confinamento ha avuto un ruolo preminente nella realizzazione dell’album: “Non lo ha ispirato ma lo ha influenzato, senz’altro. Io mandavo le canzoni all’arrangiatore Albin de la Simone (Vanessa Paradis, Keren Ann tra molti artiste con cui ha collaborato, ndr) e lui le ha vestite. Quando siamo tornati a Parigi abbiamo registrato tutto in pochi giorni”. Infine, Carla Bruni racconta il duetto con sua sorella, Valeria Bruni Tedeschi, in Voglio l’amore: “È nato per caso, mi è venuto l’idea dopo un concerto a Monaco di Baviera, avevo quest’idea di un’implorazione di un ultimo sussulto di amore, e un ritmo registrato sul telefonino. L’ho fatto sentire a Vale e lei mi ha incoraggiato a finire la canzone, e poi canta anche lei. Bravissima”.