Tantissime persone hanno ricordato Carlo Fracci stamane ai microfoni di Storie Italiane, a cominciare dal sindaco di Milano, Beppe Sala, presente alla Scala per la camera ardente dell’immensa ballerina: “Milano perde parte della storia recente, lei ha amato Milano profondamente e credo che raramente si è visto un ricambio così sincero da parte della città, ho avuto la fortuna di conoscerla parecchi anni fa e sentendo gli umori della città è uno dei rari casi in cui tutti sono a favore, d’altro canto è una bella storia, nasce in una famiglia normale, avere questa volontà di costruire qualcosa di importante, una storia meravigliosa. possiamo anche definirla Cenerentola. Questa è un po’ Milano, l’idea di dare opportunità a chi lo vuole, l’idea di accoglienza per tutti e lei ci ha dato un lustro difficile da immagine e ripetere, c’è dolore e consapevolezza di quanto amore è circolato fra lei e la città, e questo rinfranca. L’ho vista parecchio nell’ultima fase – ha spiegato – lei aveva un sorriso pieno”.
Così invece il presidente della regione Attilio Fontana: “Artista unica che ha fatto la storia e che ha dato tantissimo alla nostra città e all’intero paese, definita stella delle stelle, persona che ho avuto il piacere di incontrare mesi fa e ha rappresentato in se l’arte italiana e il teatro alla Scala in modo particolare. Un grande piacere da vedere, assistere, era pura poesia”.
CARLA FRACCI, CAMERA ARDENTE A MILANO: LE PAROLE DI CANNITO, MARTELLETTA E CAROLYN SMITH
In collegamento anche il noto coreografo Luciano Cannito: “Dal 1969, dalla sua grande interpretazione di Giselle, il mondo della danza femminile è cambiato radicalmente. Carla Fracci ha fatto una tale interpretazione, ha insegnato a tutta la successiva generazione che non bastano tecnica e piroette, ma serve anche essere una grande attrice in scena. E’ stata insuperabile in questo, e nessuno dopo di lei ha potuto non seguire questo insegnamento. Tutte le sue origini umili, l’arte che si mischia con l’artigianato, la gavetta, hanno fatto di lei quella grande artista ecco perchè il popolo la ama così tanto. Due anni fa tornavamo insieme in aeroporto da un lavoro che avevamo fatto assieme e dal check-in al gate ci abbiamo messo mezzo mezz’ora perchè la fermavano sempre. Lei è un patrimonio nazionale”.
Così invece un altro ballerino e maestro come Luigi Martelletta: “Mi diceva sempre che non c’è il pubblico o il teatro di Serie A o Serie B e grazie a questo ha insegnato ad avere una cultura artistica di un certo tipo, lei ha foto sui social con bambini, insegnanti, ha dato una mano a , dalla ‘scuoletta’ di ballo al grande teatro”. Spazio a Carolyn Smith: “Sono scioccata, non la conoscevo personalmente, da danzatrice è sempre stata il mio mito insieme a Margot Fontaine, è finita un’era, l’eccellenza e la cultura vera della danza classica, una persona che dava fragilità ma era fatta di ferro, eleganza e suo modo di esprimere ho i brividi solo a pensarlo, una persona mitica per me”.
CARLA FRACCI, IL RICORDO DI VERONICA BOCELLI E NICOLETTA MANTOVANI
Storie Italiane ha intervistato anche Veronica Bocelli, la figlia del grande cantautore, molto amico di Carla Fracci: “Leggera nella vita e nello spirito, ha sempre appoggiato tutto quello che le era stato chiesto per il sociale. Dietro le quinte ha accarezzato Andrea, una presenza incredibile, una profondità… Quando ci chiamava era sempre un momento bellissimo, con la sua delicatezza ci raggiungeva: ‘Come state, state bene? Allora sono felice’. Ho tanti ricordi su di lei che non mi dimentico. Ero molto triste ieri poi ho guardato il sole e l’ho pensata come una farfalla immortale, i grandi artisti di oggi rimarranno immortali nella loro bellezza così come erano nel massimo della loro carriera, le sue performance saranno ogni giorno da stimolo per le generazioni future. Oggi ci fa tristezza ma la forza che ha rimarrà esattamente la stessa. La fondazione Bocelli lei l’ha aiutata, ogni volta che Andrea le ha chiesto supporto con arte e presenza di essere di stimolo e supporto ha sempre risposto di sì, è sempre stata vicina, la ringraziamo anche adesso, ovunque si trova è sempre nel nostro cuore”. Così invece Nicoletta Mantovani, storica moglie di Luciano Pavarotti: “Una giornata triste, Carla Fracci ha lasciato un vuoto come tutti i grandi, rimarrà sempre nel cuore di tutti, aveva quasi la stessa età di Luciano, hanno reso l’Italia grande nel mondo, hanno condiviso tanto, lei l’ha ricordato dicendo cose bellissime e quanto avessero tenacia nel raggiungere obiettivi e quanto avessero incoraggiato gli altri, questa era una cosa che li univa. Le immagini che avete mandato erano molto toccanti ed è molto bello vedere queste persone che si stringono attorno alla famiglia”.