Santina, Luigi e Marisa, il rapporto di Carla Fracci coi genitori e sua sorella
I genitori e la sorella di Carla Fracci hanno sempre creduto nel suo talento di ballerina. L’indimenticabile stella della danza, infatti, ha spesso ricordato con gioia i momenti in cui, insieme al padre Luigi, prendeva il tram per dirigersi alla Scala. Ricordi indelebili che in qualche modo raccontano il rapporto speciale tra Carla e i suoi genitori. Il padre, sergente maggiore degli alpini in Russia, e la madre Santina, proveniente dalla provincia di Cremona, l’hanno sempre sostenuto, così come la sorella Marisa che condivideva una grande passione per la danza e studiò alla Scala di Milano.
Durante la guerra, la famiglia di Carla Fracci fu costretta a sfollare nelle campagne dalla nonna materna. Con l’inizio delle scuole elementari, si trasferirono nuovamente, questa volta dalla zia, per poi tornare a Milano alla fine del conflitto, dove il padre Luigi divenne autista di ATM.
Carla Fracci, la spinta dei genitori per inseguire un sogno apparentemente irraggiungibile
I genitori di Carla portavano spesso la piccola al circolo ricreativo aziendale, e fu proprio in quei momenti di svago che notarono il talento della figlia. Carla aveva un innato senso del ritmo e capacità indiscutibili, anche agli occhi altrui. I suoi genitori così la convinsero a iscriversi alla Scala, allora ancora gratuita, ma la Fracci non riuscì a superare l’esame perché considerata troppo gracile.
Questo stop non la fece perdere d’animo; continuò ad allenarsi duramente per superare i pregiudizi. “È gracilina, ma la ghà un bel faccin”, disse la direttrice dopo averla vista all’opera. Gli anni successivi furono molto duri per Carla Fracci, ma riuscì a farsi valere quando prese parte a Le Spectre de la rose di Michel Fokine. Da lì iniziò la sua grande carriera…