Carla Fracci è una delle ospiti della grande festa che Rai 1 ha organizzato per Andrea Bocelli e per la lirica in generale. In una serata in cui la musica (cantata) la fa da padrona, non poteva mancare chi, sulle note, ci danza e lo fa benissimo. Carla è forse una delle ballerine classiche migliori in tutto il mondo. Conosciuta a livello internazionale come icona di classe ed eleganza, Fracci è anche una grande maestra. Di sicuro è per questo che fa la sua comparsa sul palco di Lajatico, in provincia di Pisa, laddove Bocelli reinterpreta alcune delle arie d’opera che hanno avuto più successo. Il contributo dell’étoile è indispensabile per accrescere quel clima suggestivo e sognante proprio di una grande serata da trascorrere all’insegna della cultura. Non mancano momenti di intrattenimento “alto”, con gli spettacoli offerti da Larisa Martinez e Gianfranco Montresor, altre due stelle molto note nel mondo del bel canto.



La ballerina Carla Fracci

Carla Fracci è stata ospite di recente del Maravilia Festival di Tarmassia, dove ha presentato il suo nuovo libro Passo dopo passo. In questo contesto, l’artista ha parlato di alcuni momenti della sua carriera, approfittando della location per sottolineare il legame che ha con Verona: “Ho un rapporto bellissimo con la città, ho lavorato molto con Fondazione Arena e questo mi ha permesso di rimanere a Verona anche per periodi lunghi. E poi per il futuro chissà, potrei anche trasferirmi a vivere qui”. Tanti e ambiziosi i suoi progetti per il futuro, nonostante l’età piuttosto avanzata (83 anni, ndr). Il segreto per mantenersi giovani? Inutile dirlo: la danza, insieme al “muoversi” in generale. La Fracci è una che si è sempre data da fare, fin da quando, nel lontano 1958, è diventata prima ballerina dopo anni di duro lavoro.



Carla Fracci, l’appellop per sao

Inutile dirlo: la danza è stata sempre ed è ancora al centro della vita di Carla Fracci. Carla ha sempre e solo fatto la ballerina, qualificandosi così come una delle più grandi professioniste del 1900. Purtroppo, però, il balletto ha perso di interesse, almeno dalle parti delle fondazioni artistiche. È questo il caso della Fondazione Arena, costretta a tagliare il corpo di ballo per mere ragioni di budget. “La danza andrebbe aiutata”, ha dichiarato la Fracci, “ma le fondazioni hanno praticamente tolto le compagnie, le hanno smantellate e questo è un grande dolore. Mi rattrista moltissimo che la danza sia abbandonata, che non sia nel progetto di governo, di qualsiasi governo, e che non ci sia un progetto per aiutare, supportare e coltivare la danza. Ci sono molti talenti italiani, ma purtroppo devono andare all’estero per trovare lavoro, intendo un lavoro solido dove ci sia grande professionalità e siano previste stagioni di balletto”.

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