Carla Gatto, nonna di Giulia Cecchettin e mamma di Gino Cecchettin, è morta nelle scorse ore. Come riferito dai principali organi di informazione online, a cominciare dal Corriere della Sera, il decesso è avvenuto nella giornata di ieri, 14 febbraio 2025, e sarebbe giunto improvvisamente. La 76enne Carla Gatto l’avevamo conosciuta l’anno scorso e quindi negli ultimi mesi, con le varie interviste concesse alle televisioni per parlare della sua adorata nipote, e la sua dipartita rappresenta l’ennesima tragica notizia per il povero signor Gino, che aveva già perso la moglie per un tumore.
Carla Gatto, che nella vita faceva la pittrice e la scrittrice, vena artistica che aveva trasmesso anche a Giulia Cecchettin, viveva a Beverare, in provincia di Rovigo, ma era originaria di Sanr Martino di Venezze. Giovedì, mentre stava svolgendo la solita vita, ha accusato un malore e subito la situazione era apparsa disperata: la donna è stata infatti trasportata con l’elicottero presso l’ospedale di Verona, ma nella giornata di ieri ha smesso di lottare, esalando l’ultimo respiro.
CARLA GATTO, MORTA NONNA GIULIA CECCHETTIN: LA LOTTA A FIANCO DEL FIGLIO
Gino Cecchettin aveva voluto rivolgere un pensiero pubblico alla sua madre poche ore dopo il ricovero: “Forza mamma”, aveva scritto sulla sua pagina Facebook, “non smettere di lottare”, allegando poi il testo della canzone di Simone Cristicchi (dedicato proprio alla sua mamma), in gara al Festival di Sanremo 2025. Moltissimi i commenti, i messaggi di auguri e di in bocca al lupo sotto al post, ma alla fine questa ennesima ondata di amore e di affetto nei confronti della famiglia di Giulia Cecchettin non è servita.
Carla Gatto, nonna di Giulia Cecchettin, è stata sempre in prima fila in questi ultimi mesi dopo la tragica morte della nipote, avvenuta a novembre del 2023, a fianco del figlio Gino, e condannando il fatto che l’avvocato di Filippo Turetta, condannato all’ergastolo, cercasse in qualche modo delle attenuanti. Aveva però espresso solidarietà, sempre nell’ambito di una intervista tv, nei confronti della famiglia di Turetta, dimostrandosi una persona estremamente sensibile, come appunto il figlio Gino. L’ultimo libro scritto “Con lo zaino in spalla e…”, lo aveva voluto dedicare proprio all’amata nipote, anche perchè aveva finito di scriverlo poco prima che trovassero il corpo della povera Giulia.