Dopo uno stallo durato mesi a seguito dello scandalo in Banca Popolare di Bari, questa mattina è stata nominata Presidente della Commissione d’inchiesta sulle Banche la deputata M5s Carla Ruocco: a proclamarla i 22 voti ricevuti in commissione che ha poi nominato vicepresidenti il senatore Luciano D’Alfonso del Pd e il deputato di Forza Italia Felice D’Ettore. Segretari della stessa Commissione Banche sono il deputato di Fratelli d’Italia Tommaso Foti e quello di +Europa Bruno Tabacci; la scelta sulla ex membro del Direttorio M5s è ricaduta dopo che nei mesi scorsi lo stesso Governo Conte-2 aveva rifiutato le candidature di Gianluigi Paragone e soprattutto di Elio Lannutti, giudicati dal voto contrario di Pd, Italia Viva e LeU «candidati non di equilibrio per le loro posizioni radicali riguardo alla questione delle banche». Vicinissima al fondatore Beppe Grillo, Carla Ruocco nel Movimento 5 Stelle durante la “reggenza Di Maio” ha vissuto un ruolo assai più defilato, non sempre concorde con le scelte centrali del partito e forse anche per questo mai nominata per alcun ruolo importante nei Governi Conte-1 e Conte-2.
RUOCCO PRESIDENTE COMMISSIONE BANCHE: IL “PIANO” M5S
Carla Ruocco è stata vicepresidente della Finanze quando il M5s era all’opposizione, mentre è stata anche componente della precedente commissione banche presieduta da Pierferdinando Casini: l’impegno della deputata sulle banche, oltre al tema più volte dibattuto in Parlamento sulle semplificazioni fiscali, rappresenta però un tentativo anche di piano a lungo termine per il Movimento 5 Stelle in subbuglio in queste settimane per i nodi prescrizione e vitalizi, due punti cardini del programma 5Stelle. Secondo quanto riportato dal Sole 24 ore, con la Ruocco in Commissione Banche oltre a tentare un attacco frontale ai gruppi di credito travolti dagli scandali nei mesi passati si proverà anche ad aumentare la pressione sugli altri partiti per poter ottenere l’introduzione del reato di disastro bancario, proprio per punire «i banchieri disonesti». Secondo Di Maio la formazione della Commissione Banche «deve fare inchieste per sapere i soldi a chi sono stati prestati allo scoperto e perché, sennò non avremmo avuto i buchi delle banche di questi anni», ma è poi sul ddl disastro bancario – già presentato dai grillini Lannutti, Toninelli, Perilli, Morra e Pesco – che proveranno a puntare tutto per i prossimi mesi della legislatura. Infine ricordiamo come la Commissione che scatta oggi era già stata istituita da una legge approvata dal Parlamento in via definitiva lo scorso 26 febbraio con un voto quasi unanime alla Camera, non si è mai riunite però in questa legislatura, nonostante una serie di precedenti convocazioni poi rinviate per la mancanza di concordanza sulla nomina del Presidente.