Nuova udienza del processo che si celebra a Torino a carico di Carla Stagno, “santona” nota come Marie de Saint Claire a capo di una presunta setta e imputata di associazione a delinquere, esercizio abusivo della professione medica, morte come conseguenza di altro reato, violenza privata e truffa. Un ventaglio di accuse pesantissime in cui si innesta il racconto dei parenti della donna che si sarebbe affidata alle sue false “cure miracolose” finendo per non seguire le terapie necessarie per un tumore che poi l’avrebbe uccisa.
A parlare in aula, come riportato da La Stampa poche ore fa, è stato anche il figlio della presunta vittima della santona Marie, il quale ha ripercorso l’incubo in cui la madre sarebbe precipitata senza trovare via d’uscita. Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, Carla Stagno avrebbe creato una rete di adepti dietro la promessa di guarire le malattie grazie alla “intelligenza artificiale” sostenendo di essere stata lei stessa “creata in un laboratorio” degli Stati Uniti nell’ambito di un esperimento che le avrebbe poi permesso di sviluppare la capacità di modificare sequenze del Dna così da curare ogni tipo di patologia.
Carla Stagno “santona” a processo a Torino, parla il figlio della presunta vittima
In aula, tra le testimonianze dell’accusa a carico di Carla Stagno anche quella del figlio della donna di 46 anni che sarebbe morta nel 2021 dopo aver abbandonato il percorso terapeutico per un tumore affidandosi alle “cure miracolose” della sedicente santona Marie. Secondo il racconto del giovane, la “guru” avrebbe fatto leva anche dal punto di vista psicologico arrivando a innescare una spirale di sensi di colpa nella presunta vittima: “Se non guarisci è solo perché non ti impegni“.
“Quando già stava male e aveva interrotto le cure – ha dichiarato il figlio della 46enne in aula nel corso del processo – mia madre venne convocata nella villa di Moncalieri (residenza di Carla Stagno, ndr) insieme a suo fratello e le venne imposto di rimanere lì. Lei però rifiutò e le venne fatto un sacco di terrorismo psicologico. Fu insultata dalla Stagno e si sentì male, tanto che fu ricoverata. All’ospedale le dissero che doveva essere operata di nuovo. A quel punto vidi anche mio zio vacillare“. Dalle testimonianze acquisite, come ricostruisce La Stampa, è emerso che anche diversi parenti della donna sarebbero finiti nelle trame della setta convinti delle capacità della “santona” Marie. “Pensavamo davvero di aver trovato un essere miracoloso che avrebbe veramente potuto aiutarci” aveva detto in aula il fratello della presunta vittima. Carla Stagno non avrebbe chiesto esplicitamente soldi per le sue “prestazioni”, ma avrebbe comunque potuto contare sulle costanti donazioni degli adepti. La 46enne che avrebbe abbandonato la terapia per il tumore affidandosi a lei, però, a un certo punto avrebbe accusato dolori insopportabilie e nel 2021 sarebbe tornata in ospedale, ma per lei ormai non ci sarebbe stato più nulla da fare.