Il Napoli va in ritiro ma stavolta la decisione arriva al 100% da Carlo Ancelotti, ancora a rischio esonero dopo l’ennesimo passo falso in campionato: dopo la dura reprimenda pubblica fatta ieri in conferenza stampa, il tecnico di Reggiolo manda la squadra in ritiro da mercoledì ma lo fa dopo aver tenuto a rapporto i giocatori e lo staff per diverse ore a Castel Volturno. Diversa dunque la decisione da quella che forse ha originato l’esplodere del caos in casa Napoli, ovvero il ritiro imposto da De Laurentiis (senza l’ok di Ancelotti) e la conseguente insubordinazione del 5 novembre dopo il match contro il Salisburgo in Champions League con la squadra che si ribella alla società e non si presenta in ritiro. «Ancelotti ha chiesto alla squadra una dimostrazione di fiducia, ha voluto guardare negli occhi i giocatori per carpirne la sincerità. L’incontro è durato poco più di un’ora, dopodiché i giocatori hanno lasciato il centro sportivo di Castel Volturno», riporta il collega invitato della Gazzetta dello Sport dopo il richiamo forte di Carletto Ancelotti. Domani allenamento normale a porte chiuse e poi da mercoledì è ritiro per preparare il match molto delicato di sabato 7 dicembre alla Dacia Arena contro l’Udinese. (agg di Niccolò Magnani)



SPUNTA IPOTESI DIMISSIONI ANCELOTTI

Carlo Ancelotti sarà esonerato dal Napoli? All’indomani della sconfitta interna contro il Bologna, sesta partita di Serie A senza vittorie, il tecnico emiliano è sempre più in discussione. Lo abbiamo detto in precedenza, ma a questo punto si apre un altro scenario: quello delle dimissioni. Da una parte ci sono i conti: Aurelio De Laurentiis sa bene che esonerare Ancelotti significherebbe comunque dovergli corrispondere uno stipendio che, in caso di mancata qualificazione alla Champions League – a oggi parecchio complessa – aprirebbe un buco nel bilancio. Dall’altra, lo stesso Ancelotti ha chiesto un confronto con i giocatori, un faccia a faccia per capire se effettivamente abbia ancora in mano le redini dello spogliatoio: ricordiamo che furono i senatori del gruppo a sancire la fine della sua esperienza al Bayern Monaco. Stavolta, con le debite differenze, a Napoli potrebbe succedere qualcosa di simile: le scelte fatte domenica (Callejon e Mertens in panchina) hanno lasciato intendere che alcuni legami, siano essi con l’allenatore o semplicemente con la piazza, non ci siano più. A questo punto aspettiamo: i prossimi giorni potrebbero essere decisivi… (agg. di Claudio Franceschini)



CARLO ANCELOTTI ESONERATO? KO ANCHE CONTRO IL BOLOGNA

Il Napoli perde 2 a 1 contro il Bologna e non si allontana il rischio che Ancelotti venga esonerato. La squadra partenopea non esce dalla crisi: sono sei le partite senza vittorie in campionato, quindi sprofonda a 17 punti di distacco dalla capolista, l’Inter. Una zampata di Llorente al San Paolo ha portato avanti i padroni di casa, poi nella ripresa c’è stata la rimonta del Bologna con Skov Olsen e Sansone. Il calcio non è solo statistiche, ma servono senza dubbio a fotografare il momento. Il Napoli ha collezionato 20 punti in 14 giornate di campionato: un bottino così misero non si vedeva a Castel Volturno dalla stagione 2009/10, a marzo. In effetti è la stessa annata che si porta dietro anche Carlo Ancelotti, che dai tempi del Chelsea – quindi dicembre 2010 – non collezionava sei partite di campionato senza vincere, come gli è successo quest’anno in Serie A. Il problema ora non è solo l’Inter a 17 punti, ma il distacco dalla zona Champions League: sono 8 i punti di distacco dalla Roma che è quarta.



NAPOLI, ANCELOTTI ESONERATO? “MI SENTO IN DISCUSSIONE”

Dopo la sconfitta contro il Bologna, Carlo Ancelotti ammette di sentirsi in discussione. Sull’eventuale esonero non si sbilancia, ma dichiara: «Io mi prendo gran parte delle responsabilità e mi sento in discussione, ma in campo ci vanno i giocatori che devono metterci del loro. Lo stanno facendo solo in parte». Queste le parole dell’allenatore del Napoli al termine della partita. Per Ancelotti non è un problema di scelta di giocatori, «ma di un collettivo che non funziona». Il tecnico dunque si prende le sue responsabilità, ma vuole che lo stesso facciano i giocatori. «L’anno scorso le rotazioni c’erano lo stesso, ma il collettivo funzionava». La situazione comunque al momento è complessa. «Il momento è molto negativo e molto delicato, tutti insieme dobbiamo fare una valutazione per uscirne. Ci può stare un periodo, ma adesso è diventato troppo lungo». Infine, Ancelotti ha parlato del suo rapporto col club: «Ci confrontiamo tutti i giorni, stiamo tutti soffrendo e dobbiamo risolvere questo momento il più in fretta possibile».