In questi giorni così drammatici per l’espandersi e l’aggravarsi dell’emergenza coronavirus, è tornato sulle misure tardive della Uefa per contenere la pandemia anche Carlo Ancelotti. L’ex allenatore del Napoli e ora tecnico del Everton, parecchi giorni fa infatti aveva alzato alta la voce verso l’iniziale sottostima del pericolo della pandemia da Covid-19 in Gran Bretagna: ed ora anche i fatti gli hanno dato tristemente ragione. In una lunga intervista al Corriere dello sport, lo stesso Ancelotti ha dunque puntato ancora una volta l’attenzione sulla vera priorità di questi giorni, che chiaramente non è il calcio: “Ciò che conta adesso è contrastare efficacemente il virus, lo ripeto. Poi, certo, se sarà possibile proseguire la stagione, bene, altrimenti amen. Mi fa ridere chi insiste a fare discorsi sui tempi per la preparazione”.



Per il tecnico dell’Everton dunque la priorità è la salute e tutto il resto, dal rientro in campo, al calendario fino anche alle gravi conseguenze economiche che questo stop al campionato comporteranno, rimangono in secondo piano. Anzi proprio parlando della crisi del calcio dal punto di vista economico l’allenatore delle Toffees ha aggiunto con triste realismo “Sento parlare di taglio degli stipendi, di sospensione dei pagamenti. Mi sembrano soluzioni inattuali, intempestive… Presto cambierà l’economia, e a tutti i livelli. Prepariamoci a una contrazione generale”.



ANCELOTTI: “HA RAGIONE KLOPP, LIVERPOOL ATLETICO FU..”

Nella lunga intervista concessa al Corriere dello sport, però per Ancelotti non manca un riferimento a quanto accaduto poco prima dello stop al calcio indetto della Uefa per l’espandersi dell’emergenza coronavirus. Misure certo tardive con il senno di poi, particolarmente sentite poi in Italia, dove l’emergenza dal covid-19 si è fatta sentire con anticipo rispetto al resto d’Europa. In tale senso avevano fatto rumore le dure parole di Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool, espresse solo pochi giorni fa, contro la decisione della Uefa di disputare ancora a porte aperte la partita tra Liverpool e Atletico Madrid, valida per gli ottavi di finale di Champions League, lo scorso 11 marzo, quando già la situazione sul continente era apparsa gravissima. Per il tecnico dei Reds tale mossa fu “un atto criminale” e Ancelotti non ha potuto che essere d’accordo col collega: “L’altro giorno ho sentito Klopp, mi ha detto che far giocare la partita in quelle condizioni è stato un atto criminale, penso che avesse ragione”. Un giudizio netto dunque a cui non possiamo che unirci, viste poi le gravi conseguenze che ne sono arrivate e che però vediamo nella loro interezza solo in questi drammatici giorni.

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