Chi era Carlo Angela, il papà di Piero Angela
La morte di Piero Angela accende inevitabilmente i riflettori non solo sull’operato dell’uomo in ambito culturale e televisivo, ma anche sulla sua vita privata. In passato il celebre divulgatore scientifico rivelò che la razionalità, caratteristica che ha sempre ritenuto prioritaria nella sua vita, fu suo padre ad insegnargliela. L’uomo era Carlo Angela, medico antifascista noto anche per l’aiuto dato ad alcuni ebrei durante l’occupazione tedesca e la Repubblica Sociale Italiana.
Piero Angela, come ricorda il Giornale d’Italia, rivelò che dal padre Carlo ricevette “un’educazione molto piemontese: molto rigida, con principi molto severi, tra cui quello di tenersi un passo indietro sempre, mai esibire“. Lo stesso Gigi Marzullo sottolineò, in merito al collega, che “il suo perfetto autocontrollo e la sua compassata cordialità riflettono in parte la sua indole schiva e in parte sono iscritte nel codice genetico di questo piemontese educato alla razionalità e alla tolleranza”.
Carlo Angela e l’impregno nel periodo fascista
Ma chi era Carlo Angela? Orfano di madre, che morì dandolo alla luce, il padre di Piero Angela si laureò in medicina nel 1899 all’Università di Torino. I suoi interessi però spaziarono fino alla politica, dove entrò dopo la prima guerra mondiale, aderendo al movimento Democrazia Sociale.
Durante il periodo della dittatura fascista Carlo Angela decise di rinunciare agli incarichi politici e dedicarsi soltanto alla medicina, trasferendosi a San Maurizio Canavese. Qui, diventato direttore sanitario della casa di cura per malattie mentali “Villa Turina Amione”, l’uomo offrì rifugio a numerosi antifascisti ed ebrei, falsificando le cartelle cliniche per giustificarne il ricovero. L’uomo sarà poi insignito della medaglia dei Giusti tra le nazioni.