Litigio su Twitter tra Carlo Calenda e Ezio Mauro
Nella mattinata di oggi c’è stato un piccolo litigio tra Carlo Calenda e il giornalista di Repubblica Ezio Mauro, che ha prontamente risposto, innescando un botta e risposta con il politico, al quale però non ha più risposto. “Nelle paginate che tutti i giornali di sinistra stanno dedicando alla crisi del @pdnetwork, manca un tema: la crisi della stampa di sinistra. Due ottimi esempi di oggi: Manfellotto e Giannini. Settarismo, teoria del complotto, elucubrazioni, dileggio (sorella d’Italia la PDC) etc”, ha scritto il leader del partito Azione.
Sotto queste righe, scritte da Calenda sul suo profilo Twitter, ha allegato anche due articoli, uno di Repubblica e uno de l’Espresso, nei quali si criticano le scelte politiche del Partito Democratico. Poco dopo, Carlo Calenda ha pubblicato un altro tweet, al quale ha risposto Ezio Mauro, in cui riprende il discorso di prima, scrivendo: “Teorizzando sempre il cambiamento della classe dirigente del pd, ma c’è un problema identico che riguarda loro. Scrivono gli stessi pezzi dall’alba della seconda repubblica. Unica differenza è che vengono letti da un decimo delle persone”.
La risposta di Ezio Mauro a Carlo Calenda
Insomma, sembra che Carlo Calenda se la sia andata proprio a cercare, rincarando la dose, al punto che Ezio Mauro ha risposto con un lapidario “insopportabile e ridicolo”. Questo tweet non sarebbe, nuovamente, passato inosservato al segretario di Azione, che poco dopo ha risposto. “Caro Mauro”, inizia Calenda, “insopportabile, ridicolo e autoreferenziale questo modo di fare giornalismo. Scrivete le stesse cose da trent’anni sul conflitto di interesse, dando lezioni di etica a tutti, tranne poi servilmente tacere tutto ciò che riguarda i vostri editori”.
Non contento del fatto che Ezio Mauro non rispondesse più alle sue provocazioni, Carlo Calenda ha ulteriormente rincarato la dose, sottolineando la precaria condizione in cui versa il mondo giornalistico italiano. “Concionate sui giovani”, sostiene Calenda, “ma li pagate 50 centesimi a riga. Sproloquiate sul riformismo ma avete appoggiato il qualunquismo di Conte e promuovete il populismo giudiziario. Siete tutto ciò che criticate nella politica. Senza mai un “abbiamo sbagliato”. Qui si è concluso il piccolo alterco tra Calenda e Mauro, a meno ché uno dei due non decida nelle prossime ore di tirare nuovamente fuori le armi.