Carlo Calenda è pronto a dare battaglia in vista delle elezioni comunali a Roma. Il leader di Azione ha fornito interessanti spunti nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Chi, e non mancano “obiettivi” di un certo grido: «Vorrei subito Guido Bertolaso commissario straordinario e vicesindaco al decoro urbano. L’ho detto che chiamo soltanto i migliori».
Nel corso della lunga intervista, Carlo Calenda ha spiegato che tra le prime cose da fare a Roma c’è un piano di pulizia straordinaria, partendo da cinque mila nuovi spazzini tra coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, senza dimenticare il termovalorizzatore dell’Acea e la revisione generale della metropolitana.
CARLO CALENDA, STOCCATA ALLA RAGGI
Intervenuto in Campidoglio ai microfoni dei cronisti presenti, Carlo Calenda ha spiegato: «I romani soffrono per le cose di cui soffriamo tutti, dai rifiuti ai trasporti. Bisogna parlare delle soluzioni. E’ una città che ha un problema trasversale di rifiuti di cui bisogna parlare concretamente. Ma c’è anche un problema sui momenti aggregativi, spesso lasciati alla buona iniziativa del privato: i parchi non sono presidiati, non sono chiusi e non sono illuminati. Anche l’illuminazione è fondamentale per la sicurezza. Tutte queste cose nel complesso rendono una città più vivibile. A Roma vivono molte persone anziane e fragili, che vanno aiutate a sentirsi sicure». Carlo Calenda ha poi replicato così alle critiche di Virginia Raggi: «Ho lavorato 12 mesi con lei, con un tavolo per Roma, facendo e finanziando delle cose. La verità è che dall’altro lato non c’era nessuna risposta. I soldi che vengono dati al Comune non vengono spesi, uno ti può aiutare se ti vuoi aiutare da solo».