Carlo Calenda non usa mezzi termini contro Francesco Boccia. Durissima la presa di posizione del leader di Azione a proposito delle parole dell’ex ministro Pd, rilasciate recentemente ai microfoni di Tagadà: «Noi stiamo lavorando ad allargare la coalizione: Letta ha parlato di un Pd unito in una coalizione larga, di Centrosinistra, e alleanza dove possibile con il m5s. Questo è lo schema del Pd. Se Calenda e altri non condividono questa imposizione, bisogna prendere atto che non ritengono l’orizzonte del Centrosinistra il loro orizzonte. Fuori dal Centrosinistra, c’è il Centrodestra».



Ospite del programma condotto da Tiziana Panella, Carlo Calenda ha stroncato l’esponente dem, definito un incapace, ma non solo: «Questo è il modo in cui una classe dirigente di inetti cerca di non parlare mai delle cose e l’unico modo in cui chiede il voto è dicendo “se non sei con noi, ci sono i fascisti”».



VIDEO, CARLO CALENDA ANNICHILISCE BOCCIA

Dopo l’intervento della conduttrice, Carlo Calenda ha tenuto a ribadire: «Sì, Boccia è un inetto, lo considero totalmente inetto. Faccio l’esempio di Emiliano, molto vicino a Boccia: quando si è candidato, insieme a lui c’erano anche sindaci dichiaratamente fascisti. Ma dicevano: “Se non siete con Emiliano, voi siete di Destra”. Ma c’era anche il sindaco che fa il saluto romano: “E ma quello è con noi, non è fascista”. Emiliano è stato confermato e la regione Puglia sta facendo un disastro nella gestione della pandemia». L’ex titolare del Mise si è poi soffermato sulle prossime Comunali a Roma: «Quello che vorrei fare io a Roma è mobilitare i cittadini su un programma, chiamandoli a uno sforzo indipendentemente dalle bandiere. Bisogna governare bene, questa cosa va spezzata a Roma per poi spezzarla in Italia: altrimenti alla fine di Draghi saremo al punto di partenza».