Carlo Calenda vorrebbe il Terzo Polo partito unico
Uscito abbastanza ammaccato dalla recentissime regionali in Lazio e Lombardia, Carlo Calenda ha rilasciato un’intervista per il Messaggero parlando del futuro della sua federazione con Matteo Renzi che ha dato vita al Terzo Polo, dall’unione di Azione e Italia Viva. “Non c’è alcuna possibilità che oggi si divida la strada mia e di Renzi”, ci tiene a precisare immediatamente, disegnando un futuro in cui non ci saranno più due partiti ed una sola federazione, ma un partito unico.
“Con Renzi abbiamo condiviso sempre tutto e continuerà così”, spiega Carlo Calenda interpellato sul fatto che i rapporti tra di loro si siano incrinati. “Oggi c’è un confronto che ha a che fare con il partito unico. Io sono favorevole a farlo subito”, puntando all’obbiettivo delle Europee del 2024 in cui correre assieme. “Serve un partito unico dove non ci siano candidati di Azione e Iv ma di tutto il Terzo polo e dove le decisioni per le amministrative non portino a tensioni”. Non una revisione, quella che immagina Carlo Calenda, ma una ripartenza “dal basso, dagli iscritti. Senza leadership precostituita, ma con una costituente democratica”.
Carlo Calenda: “Renzi capo del Terzo Polo? Deciderà il congresso”
Tornando a parlare del suo avversario/quasi amico Matteo Renzi, Carlo Calenda si dice aperto a vederlo in testa al partito Terzo polo. “Immagino che voglia assumere un ruolo più attivo e presente”, spiega, e “non vedrei nulla di male se volesse concorrere al congresso. Così come Marattin, Richetti o Bonetti”, ma l’obiettivo per il leader della federazione rimane uno solo: arrivare al più presto al partito unico, e da li vedere come andranno le cose.
Renzi, di contro, spiega ancora Carlo Calenda, “dice di proseguire con la federazione fino a dopo le Europee. Ne discuteremo il 27 insieme al nostro Comitato politico. Credo che bisogna tirare dritto e fare un congresso da marzo a settembre, con una costituente che dia forma al partito”. Il 2024, secondo lui, vedrà “un partito unico composto da forze, movimenti e associazioni riconducibili all’area di Renew Europe“. Infine, Carlo Calenda ha ripreso la polemica secondo cui avrebbe detto che il risultato delle elezioni regionali è stato causa degli elettori. “Mai detto questo”, commenta, ma “ho semplicemente detto che dopo la gestione di Fontana del Covid sono rimasto colpito dal voto per lui”.