Marina ricorda suo padre Carlo Casini

Durante la diretta odierna della trasmissione TV2000 Di Buon Mattino è stato dedicato un accorato ricordo a Carlo Casini, magistrato e politico italiano, fondatore e presidente del Movimento per la Vita, scomparso il 23 marzo 2020, da parte della figlia, Marina Casini. “È stato un papà affettuoso, premuroso e presente, nonostante le numerose assenze dovuta alla sua vita pubblica vorticosa e totalizzante”, racconta la figlia che dal 2018 è presidentessa del Movimento per la Vita.



“La mamma “, ricorda ancora Marina, la figlia di Carlo Casini, “ci presentava la sua attività come qualcosa di bello e positivo a cui anche la famiglia partecipava essendo unita. Come babbo è stato bravo e aveva una dedizione speciale per ciascuno dei suoi figli. Scherzavamo, giocavamo, ci confidavamo e lui ci ha guidato con l’esempio, con l’incoraggiamento e con la fiducia”. Ma parlando di suo padre, Carlo Casini, Marina non può evitare di ricordare la sua lezione più importante, “ci diceva sempre che dopo ogni insuccesso, doveva fare come i giganti, ut gigas, non arrendersi ma ripartire con più forza. Poi ci ha insegnato ad agire non per costrizione, ma per convinzione. È stato davvero un punto di riferimento e abbiamo condiviso tutto, anche le sue battaglie”.



Carlo Casini e la vocazione religiosa

“Il suo impegno pubblico fortissimo e dislocato in Italia ed Europa”, racconta ancora Marina Casini parlando di suo padre Carlo, “non ci ha allontanati, ma è stato cemento della nostra unità. Forse”, sostiene, “c’è stato anche un aiuto dall’alto perché siamo convinti che la sua sia stata proprio una vacazione, una chiamata ad entrare nella scena pubblica per difendere il valore della vita umana. Credo che il suo tratto più importante sia proprio il fiume sotterraneo che ha attraversato la sua vita, ed è stato un grande non solo per quello che ha fatto e lasciato, ma anche per la sua dimensione spirituale. Lui ha corso nel mondo, ma nella sua interiorità era sempre in ginocchio“.



Don Stefano Stimamiglio e il ricordo su Carlo Casini

Parlando di Carlo Casini, però, oltre alla figlia Marina, non poteva mancare don Stefano Stimamiglio, storico amico e collega a Famiglia Cristiana. “L’ho conosciuto nel 2005 quando arrivai alla redazione, era uno dei primi interlocutori e l’ho sentito spesso al telefono. Rimasi colpito dal taglio umano molto semplice e caldo. Poi l’ho conosciuto meglio più avanti quando ha vissuto a Roma, nei tempi della malattia, che iniziava a vivere la disabilità”. Di Carlo Casini, racconta ancora, “mi ha impressionato il fatto che sia stato così tanto attento nei confronti di tutti. Ha vissuto in una famiglia numerorissima, con tanti fratelli di cui era penultimo, nato nell circostanze drammatiche della guerra. Il padre morì giovani e lasciò sola sua mamma, in condizioni di grande miseria che hanno costituito la sua base umana“.