Carlo Conti: “Da piccolo non ho avuto un padre”

Carlo Conti è stato ospitato nella trasmissione Nei tuoi panni, in onda su Rai 2, da Mia Ceron. Il tema della puntata della trasmissione erano le famiglie numerose, e proprio della sua ha parlato il tre volte conduttore del Festival di Sanremo. Matteo“, racconta emozionato parlando di suo figlio, “a febbraio fa 9 anni. Cresce, cresce, cresce, ti giri un attimo ed è già grande”. La paternità, per lui, è stata una sfida particolare nella sua vita, ma che sente di star vincendo, ed anche con successo.



“Sono un babbo un po’ particolare”, racconta a Nei tuoi panni Carlo Conti, “perché io da piccolo non ho avuto il mio babbo. È morto quando avevo 18 mesi e non c’è stata questa figura nella mia vita, quindi me lo sto un po’ inventando questo ruolo, lo sto facendo molto istintivamente”. “Andiamo a pescare, con scarsi risultati, ma il bello è andare con la nostra barchetta in mezzo al mare”, racconta dei suoi pomeriggi con il figlio. Arrivato quando Carlo Conti aveva già 53 anni, di Matteo ora ne parla come di un’esplosione improvvisa di “energia e forza. Ci ho messo tanto a capire cosa fare e come farlo, però è arrivato nel momento giusto, mi posso dedicare a lui, ho rallentato con il lavoro e mi posso godere la famiglia. Questo è importante, va bene così e non sono uno di quelli da ‘potessi tornare indietro'”.



Carlo Conti tra Pieraccioni, Panariello e Sanremo

Continuando nella sua intervista, Carlo Conti arriva a ricordare anche di due dei suoi più grandi amici, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. “Siamo cresciuti assieme, sono miei fratelli. Con Leonardo in particolare, siamo come figli unici, ed anche con Giorgio si è instaurata proprio una fratellanza. Abbiamo fatto tutta una parte di vita fondamentale assieme, la gavetta”, racconta. Quel periodo iniziale della carriera, “che ti fa non sentire le fatiche, che ti fa fare chilometri, che ti fa fare una serata in un posto e poi la mattina dopo in un altro”. “Abbiamo fatto spettacoli con 7 persone davanti, e la sera dopo con 7mila, e questo ci ha formato, da un punto di vista professionale, e poi ha stretto la nostra amicizia e fratellanza”.



E proprio ai suoi due grandissimi amici, Carlo Conti ricorda anche un altro aneddoto, nel quale centra anche la sua vita professionale, che l’ha portato a condurre per ben tre volte il Festival di Sanremo. “Uno dei due momenti in cui mi sono emozionato” di più nel corso della sua carriera “fu il secondo o terzo anno, quando in studio entrarono Giorgio e Leonardo e mentre venivano verso il palco mi è passata tutta la vita davanti, dall’inizio in cui non mi immaginavo che sarei arrivato fino a quel palco così importante”. Ed un altro momento emozionante nella carriera di Carlo Conti è stato proprio il primissimo anno a Sanremo, “sognavo di fare questo mestiere fin da bambino e ho la fortuna di farlo, me lo voglio godere e non me la vivo con l’angoscia, mi emoziono raramente e quella prima puntata fu una di quelle”.