«Chi spera in un governo guidato da me resterà deluso», è netto Carlo Cottarelli ai microfoni de La Stampa. L’economista negli ultimi giorni è stato accostato a Palazzo Chigi, ma la crisi di governo a suo avviso ha la strada tracciata: «La soluzione è un Conte ter, con una maggioranza simile a quella che ha sostenuto l’ultimo esecutivo. Se non ci riescono, allora vedo le elezioni».



Carlo Cottarelli si è poi soffermato sulla situazione economica del Paese, in particolare sul Recovery Plan: per il direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani i soldi dall’Europa arriveranno comunque, ma il problema è un altro e «riguarda il periodo successivo, è sull’esecuzione che vedo incertezze». L’esperto ha in primis acceso i riflettori sui ritardi storici sugli investimenti pubblici.



CARLO COTTARELLI: “GOVERNO DIMISSIONARIO RALLENTA RECOVERY”

Carlo Cottarelli ha proposto dei miglioramenti al testo del Recovery, a partire dalle riforme di burocrazia e giustizia, senza dimenticare che siamo nel mezzo di una crisi di governo: «È chiaro che il governo dimissionario lo sta rallentando, è un mese e mezzo che si va avanti con il tira e molla. […] Non siamo indietro rispetto alla media dei Paesi europei, ma non siamo avanti come i più veloci, a partire dalla Spagna».

L’esperto ha rimarcato di non avere timore per i riflessi della crisi sull’economia italiana, anche grazie alla rete di protezione della Bce: «Da Francoforte l’anno scorso sono arrivate cinque volte le risorse che, attualmente, arriveranno dal Recovery. Penso che i tassi di interesse rimarranno abbastanza bassi».