«I banchi di scuola con le rotelle sotto? Come strumento di distanziamento? Ma come se la sono inventata???»: con queste parole Carlo Cottarelli due giorni fa ha messo nel mirino la gestione della riapertura della Scuola targata Lucia Azzolina. Oggi, 30 luglio 2020, il direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Giornale ed ha ammesso di avere l’impressione che ogni giorno ne esca una nuova, senza una strategia chiara: «Si fanno i bandi e gli imprenditori dicono che sono produzioni troppo grandi e che non parteciperanno. Si parla della misurazione della febbre, che dev’essere fatta a casa e non a scuola, però ogni scuola può prendere l’iniziativa. Ma allora che ci sta a fare il ministero se non dà precise istruzioni? Mi sembra tutto un po’ improvvisato». Cottarelli ha evidenziato la necessità di un documento in cui si spieghi perché si fanno le cose, urgenza già registrata altre volte nel corso dell’emergenza sanitaria…



CARLO COTTARELLI: “AZZOLINA? IMPROVVISAZIONE AL MINISTERO”

Tornando sui banchi con le rotelle, Carlo Cottarelli ha sottolineato ai microfoni de Il Giornale che potrebbero spingere i bimbi a spingere ed a giocarci, ribadendo l’assenza di una comunicazione degna di nota sul tema. Anche se questo è un problema che riguarda anche settori. «Sì, in questa crisi è successo anche altre volte, come il dpcm sull’autocertificazione per camminare in strada. Autocertificare che si cammina, va bene, ma perché non hanno detto a che cosa serve? Il motivo ci sarà stato, però non ce lo spiegano». Cottarelli ha poi aggiunto che, a suo avviso, la comunicazione è importantissima e il Governo ha messo in evidenza un deficit in tal senso: «Per evitare malcontenti bisogna spiegare le difficoltà e invece non lo fanno».

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