Nuove polemiche su Carlo Cracco ed i prezzi del suo locale. A riaccendere il dibattito sui social network ci ha pensato un post pubblicato da un’utente su Twitter con uno scontrino del Cafè dello chef stellato in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano: 29 euro per una pizza margherita e una bottiglia d’acqua. Cifra ritenuta eccessiva da buona parte del popolo del web…
Carlo Cracco nel corso degli ultimi anni è finito spesso al centro del dibattito social per il prezzario del suo ristorante, nelle ultime ore riecco il polverone. 22 euro per la pizza e 7 euro per la bottiglietta d’acqua da 75 centilitri: «La mia amica è andata da Cracco a Milano… C’è crisi, grossa crisi…», la frase che accompagna la foto dello scontrino…
Carlo Cracco di nuovo nella bufera
C’è chi ha criticato Carlo Cracco per i prezzi elevati del suo locale, ma anche chi ha sottolineato che il menù è ben noto, considerando che anche il Cafè si inserisce nella fascia di prezzo tra 125 e 200 euro. «La vera domanda è: perché andate da Cracco se poi vi lamentate del prezzo», si chiede un utente. E ancora: «Calcola che alla pizzeria sotto casa con meno di 20 euro per pizza e birra non te la cavi. Mi sembra un prezzo onesto essendo Cracco». Una polemica preconfezionata secondo alcuni, dunque, senza dimenticare la location esclusiva a due passi dal Duomo di Milano. L’ex giudice di Masterchef non ha commentato il caso per il momento, ma in sua difesa è intervenuto anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: «Ogni cosa vale il prezzo che il compratore è disposto a pagare per averla». Infine, segnaliamo l’intervento tranchant di Chef Rubio: «Mio figlio è andato alla manifestazione ed è stato preso a manganellate dalle guardie… cazzo c’annate a fa da Cracco se poi rosicate. Sotto casa l’amica tua la pagava 2,50 €. Tutto ve deve levà limortaccivostra».