Lo chef Carlo Cracco non ci sta e dopo il suo presunto coinvolgimento nella vicenda di Alberto Genovese, tirato in ballo nel corso della trasmissione di Massimo Giletti, Non è l’Arena, passa al contrattacco ed annuncia formale diffida. Lo ha annunciato lo stesso chef stellato attraverso la sua pagina Facebook allegando anche la copia delle azioni legali intraprese con i suoi avvocati: “Mi trovo costretto a pubblicare la formale diffida già inviata dal mio legale a LA7-Giletti e Corriere dello Sport – Zazzaroni (che ha rilanciato il video dell’intervista attraverso il sito web, ndr) per il vergognoso spettacolo offerto da Non è l’Arena e Fabrizio Corona e le notizie scandalistiche completamente inventate”, ha tuonato Cracco. La7, come spiegato dallo chef, avrebbe già fatto sapere che rimuoverà l’intervento di Fabrizio Corona che aveva nuovamente parlato di Cracco “presente” alle feste del fondatore di Facile.it ora in carcere con l’accusa di aver drogato e stuprato una 18enne durante una delle feste incriminate sul suo attico vista Duomo a Milano. Durante la sua ospitata, in collegamento con la trasmissione di La7, Corona aveva accusato Cracco di connivenza nel caso Genovese.
CARLO CRACCO DIFFIDA LA7 E GILETTI E PRENDE LE DISTANZE DAL CASO GENOVESE
Carlo Cracco ha respinto ancora una volta il suo presunto coinvolgimento nella vicenda che vede protagonista l’imprenditore Alberto Genovese e a tal proposito sempre attraverso la sua pagina Facebook ha commentato: “Ribadisco la mia totale estraneità a tali fatti e procederò senza indugio a sporgere querela e a richiedere i danni contro chiunque continuerà a diffamarmi”. Lo chef ha poi lanciato una critica anche al modo in cui i media avrebbero affrontato la vicenda dal momento che, come ricorda il portale Dissapore.com, il nome dello chef era già stato tirato in ballo sul tema da alcuni rotocalchi: “Spero solo che, in generale, questo modo di fare informazione cessi al più presto”, ha chiosato Cracco nel suo stato Facebook. Lo chef, ricordiamolo, era presente in un video tratto da una delle feste private di Genovese in quanto era stato chiamato per motivi prettamente lavorativi, ovvero uno dei tanti servizi privati di catering. Niente a che fare, dunque, con i terribili fatti di cronaca che hanno coinvolto l’imprenditore.