L’ATTACCO DI CARLO DE BENEDETTI AL “SUO” PARTITO: “PD DEVE SCIOGLIERSI!”
«Il PD deve sciogliersi, per una ragione semplice: si è occupato di chi ha e non di chi non ha. Un partito progressista che ragiona così è destinato al fallimento che giustamente ha avuto»: non usa mezzi termini Carlo De Benedetti, “l’Ingegnere” per anni identificato per il suo ruolo di editore del Gruppo Espresso e “tessera numero uno del Pd”. Oggi il miliardario imprenditore fondatore del quotidiano “Domani” è tra i più critici contro il Partito Democratico, specie dopo i risultati delle Elezioni Politiche: intervenuto a “Le Parole” su Rai 3 da Massimo Gramellini domenica sera, De Benedetti ha contestato la linea emersa dall’ultima Direzione dem verso il prossimo Congresso 2022-2023.
«Sconfitta del Pd? Io cambierei proprio il partito. Il Pd deve sciogliersi a mio parere […]. È necessario partorire una formazione politica nuova che abbia a cuore le disuguaglianze e il problema ecologico». La posizione di Carlo De Benedetti si avvicina a quella già esposta da “big” del passato-presente Pd come Bersani, D’Alema, Veltroni, Occhetto e Rosy Bindi: tanto Letta quanto il possibile prossimo segretario Dem Stefano Bonaccini in realtà si sono opposti fermamente all’ipotesi di sciogliere il partito “unitario” del Centrosinistra, aprendo invece alla possibilità di un cambio del nome.
DE BENEDETTI VS LETTA: “HA FALLITO, PD ESPERIENZA FINITA”. PRODI REPLICA
«Penso ad un partito nuovo, che abbia a cuore le disuguaglianze, il problema numero uno della nostra società, e il problema ecologico, che ormai è sentito da tutti, giovani e vecchi come me», rilancia ancora Carlo De Benedetti nell’intervista tv a ”Le Parole”. L’esperienza e la linea espressa da Zingaretti e Letta, i due successori di Matteo Renzi alla guida del Partito Democratico, viene definita dall’Ingegnere De Benedetti comunque ormai “al capolinea”: «Io a suo tempo sul Pd dissi Se lo fate prenderò la tessera. Io non ho mai avuto una tessera, neanche quella della bocciofila, e non ho neanche quella del Pd. Quella del Pd è un’esperienza finita».
Alle durissime parole di De Benedetti contro il Pd e contro la possibilità di rinnovare con le prossime primarie la leadership del partito ha risposto a tono l’ex Premier Romano Prodi, intervistato da “La Repubblica”: «Ho speso tutta la mia vita politica per riunire le culture del riformismo. Il Pd va cambiato, dinamizzato, proiettato. Scioglierlo sarebbe come ripudiare la mia vita, una specie di suicidio, e non ho ancora una volontà suicida. Ma il cambiamento deve essere radicale perché i rapporti con il Paese si sono ristretti molto, vanno ricostituiti». Secondo l’ex Presidente del Partito Democratico, sebbene l’ipotesi di sciogliere il Pd non deve essere presa in considerazione, molto deve ancora cambiare: «Prima di eleggere un segretario bisogna comporre una linea politica».