Carlo De Riso è giunto alla fine di questo percorso da Boss in incognito non senza difficoltà. Dalla fatica fatta nel raccogliere i limoni con Elisa, fino alla toccante storia di Gianluca e del suo bambino, Carlo, travestito da Fabio, ce la mette tutta pur di non farsi scoprire. Peccato che un suo dipendente, Domenico, finisce per scoprire che dietro quella lunga barba e la testa completamente rasata c’è proprio il suo capo. “L’ho fatto per capire meglio come funzionasse l’azienda” si giustifica lui, prima di lasciare spazio a Max Giusti. Per Carlo è sicuramente il momento della rivelazione ai suoi dipendenti quello più atteso di tutti, un momento che regala loro tanta commozione. (Aggiornamento di Anna Montesano)
CARLO DE RISO, MOGLIE E FIGLI
Carlo De Riso è pronto ad affrontare questa avventura come Boss in incognito. Prima di diventare Fabio, Carlo racconta com’è nata questa passione per i limoni: “Da piccolo, già all’età di 11 anni, andavo con mio padre al mercato. Diciamo che il mercato è stata la mia università. – ha raccontato – Dopo alcuni anni al nord, sono tornato a casa e pian piano ho iniziato a lavorare all’azienda con mio padre e i miei zii. Nel tempo sono riuscito a modernizzare questa azienda.” Il discorso si è allora spostato sulla vita privata: “Sono stato fidanzato con mia moglie Anna per 15 anni, la sua era una famiglia nobile. Infatti non era favorevole ad un ragazzo che non era andato a scuola, poi però sono riuscito a farli ricredere. Oggi abbiamo due figli, Manuel e Simone”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
LA STORIA DELL’AZIENDA DI CARLO DE RISO
Carlo De Riso è il protagonista della puntata di Boss in Incognito in onda questa sera, 15 settembre, su Rai 2. Come abbiamo già accennato nell’articolo, ben poco si sa della sua vita privata, tanto, invece, di quella lavorativa e della storia dell’azienda della quale è oggi presidente. Spulciando sul sito ufficiale di Costieragrumi, la sua azienda, si legge: “Nonno Alfonso ‘e Mariett (nomignolo dato perché figlio di Maria) iniziò nel 1927 la sua attività di coltivazione di limoni, occupandosi della potatura, piegatura e posa dei pali di legno in castagno a supporto delle piante che venivano ricoperte di frasche per preservare i frutti dalle avversità meteorologiche. […] I figli, Alfonso, Evaristo, Giovanni e Antonio, hanno seguito le orme paterne e oggi i nipoti, Carlo, Giovanni ed Evaristo, facendo tesoro delle nozioni tramandate dal nonno, continuano a lavorare con amore e dedizione nel rispetto della tradizione e del territorio.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
LA VITA PRIVATA DI CARLO DE RISO
Sarà una puntata piuttosto commovente quella di Boss in Incognito in onda questa sera, 15 settembre, su Rai 2. Se l’aspetto lavorativo e il successo della sua azienda è fatto ben noto, non si può dire lo stesso della vita privata di Carlo De Riso. L’imprenditore è infatti molto riservato e ben lontano dai riflettori del mondo dello spettacolo. De Riso conduce infatti una vita dedicata totalmente al lavoro e agli affetti familiari, senza lasciare particolare spazio alla mondanità. Infatti sono pochissime le notizie che riguardano il suo privato o che, comunque, non siano inerenti all’aspetto lavorativo. Su Facebook si arriva all’identità del figlio, Manuel de Riso, ma non si sa nulla sulla moglie e sul resto della famiglia. (Aggiornamento di Anna Montesano)
CARLO DE RISO IN MISSIONE SEGRETA…
Carlo De Riso è il protagonista di questo nuovo appuntamento con Boss In Incognito. Si tratta del presidente di una delle aziende più celebri nella raccolta e nella commercializzazione del Limone Costa d’Amalfi IGP: la Costieragrumi. Sarà interessante scoprire come l’imprenditore a capo dell’azienda con sede a Minori, prenderà le sembianze di un dipendente della propria società, travestendosi e truccandosi in modo tale da rendersi totalmente irriconoscibile. Sarà inoltre interessante scoprire la reazione dei collaboratori scelti che lo affiancheranno nel corso di questo percorso televisivo. Chi si lamenterà e chi, invece, riceverà gli elogi del presidente? Appuntamento a questa sera! (Aggiornamento di Anna Montesano)
CARLO DE RISO A BOSS IN INCOGNITO
Protagonista del secondo appuntamento con Boss in Incognito è Carlo De Riso, presidente della società Costieragrumi De Riso di Minori (Salerno) in Costiera Amalfitana. La sua azienda, incentrata sulla coltivazione di limoni venne fondata da nonno Alfonso ‘e Mariett (nomignolo che significa figlio di Maria) nel 1927. Fu lui a svolgere la potatura, la piegatura e la posa dei pali di legno in castagno a sostegno delle piante, che venivano ricoperte di frasche per proteggerle dal maltempo. Fu sempre nonno Alfonso a controllare che i frutti fossero trattati delicatamente nelle varie fasi del raccolto, così da ottenere dei prodotti di prima qualità pronti per il mercato locale e per quello estero. Un’attività, quella di nonno Alfonso, ereditata dai figli Alfonso, Evaristo, Giovanni e Antonio, e tramandata oggi ai nipoti Giovanni, Evaristo e appunto Carlo De Riso, protagonista oggi su Rai Due.
CARLO DE RISO, PRESIDENTE COSTIERAGRUMI
La Costieragrumi De Riso è diventata leader per la vendita del limone coniugando la tradizionale cura per il prodotto con l’implementazione delle tecnologie più all’avanguardia. Il 27 dicembre 2014, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Carlo De Riso è stato conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Nelle motivazioni dell’onorificenza, Carlo De Riso viene definito un “imprenditore con grande spirito di iniziativa che con la sua dedizione al lavoro e l’amore per il territorio ha consentito che il limone Costa d’Amalfi fosse conosciuto a livello nazionale e internazionale, facendo sì che non venissero abbandonati i limoneti costieri, salvaguardando e tutelando l’ambiente. Il tutto accompagnato da una grande squadra composta dai cugini Giovanni e Evaristo e da tutto lo staff della Costieragrumi. Promotore del turismo agricolo, essendo stato il primo a creare percorsi per lo svolgimento di Lemon Tour De Riso, si è distinto per il suo impegno nel sociale e nei confronti dei produttori che svolgono un’agricoltura eroica“.