Quello tra Carlo Delle Piane, scomparso venerdì all’età di 83 anni, e Pupi Avati non fu solo un rapporto professionale ma anche una grande amicizia, partita come spesso accade, non nel migliore dei modi. Avati, raggiunto al telefono dall’Ansa, parlando di Delle Piane lo ha considerato come uno degli ultimi “della grande tradizione cinematografica”. A convincerlo a farlo lavorare con lui, anche se inizialmente lo considerava un attore di terza categoria, fu il fratello Antonio, grande amico di Carlo: “insisteva che dovessi farlo lavorare perché era una persona sensibile e colta e così decisi di prenderlo per Gita scolastica nel 1983”, ha ricordato Avati. “Lì dimostrò grandissima sensibilità e bravura col suo sorriso amaro, il naso storto e gli occhi sbarrati”, ha aggiunto. A suo dire, pur avendo tantissimo da dare, non sempre riusciva ad esprimere il suo potenziale. Delle Piane, a detta di Avati era insuperabile “Nella cosiddetta sotto-recitazione, quella che gli americani chiamano underacting […] Sono quelli io chiamo attori portatori di verità”. Il rapporto tra Avati e Delle Piane però si interruppe “perché Carlo voleva fare solo film da protagonista e io non potevo offrirglielo. Anche per questo è caduto forse in un certo isolamento nell’ambiente. Quando quattro mesi fa ha festeggiato poi i settant’anni di carriera non c’era nessuno del mondo cinema e questo mi è dispiaciuto molto perché lui resta uno degli ultimi della grande tradizione cinematografica italiana”, ha chiosato il regista. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LUNEDÌ I FUNERALI
La scomparsa di Carlo Delle Piane ha lasciato un segno indelebile. Tra i caratteristi più amati d’Italia, l’83enne ha preso parte ad alcuni dei più grandi successi di sempre e l’affetto nutrito nei suoi confronti è palpabile: centinaia di omaggi e messaggi di vicinanza ai suoi cari da parte di amici, colleghi e semplici fan- La moglie Anna Crispino ha annunciato che la camera ardente sarà allestita presso il Policlinico Agostino Gemelli il prossimo lunedì 26 agosto, dalle ore 11,30 alle ore 14. Lo stesso giorno si terranno i funerali per dare l’ultimo saluto al volto di film come La famiglia Passaguai e Un amore americano: «Le esequie si svolgeranno lo stesso giorno alle ore 15,00 presso la Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma». Come dicevamo, sono tanti i saluti commossi pubblicati nel corso delle ultime ore, queste le parole di Ricky Tognazzi: «Attore nobile. Persona gentile. Carattere di ferro». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CARLO DELLE PIANE: “VOLEVO ESSERE COME BUSTER KEATON”
Una carriera straordinaria quella di Carlo Delle Piane, l’attore italiano morto all’età di 83 anni. Non si contano i film in cui ha recitato condividendo la scena con grandi nomi del cinema italiano: da Alberto Sordi a Totò, da Vittorio Gassman ad Aldo Fabrizi, suo grande amico. Proprio con Fabrizio, Delle Piane ha recitato ne “La famiglia Passaguai” e “Rugantino” di Garinei e Giovannini. Durante una delle sue ultime interviste, l’attore ha parlato proprio dell’amicizia con Fabrizi rivelando alcuni aneddoti: “mi ricordo poi che Aldo usava svuotare un rosetta e riempirla di rigatoni al sugo. Era fatto così”. Il suo punto di riferimento nella recitazione era l’attore Buster Keaton: “Volevo essere come lui. Mi piaceva la sua asciuttezza nella recitazione, la sua maniacalità nel sottrarre”. Carlo Delle Piane è stato un numero uno del cinema italiano, un attore capace di vincere Nastro d’Argento, Globo d’oro, Premio Massimo Troisi alla carriera. Il lavoro è sempre stato il suo toccasana: “quando sono sul set faccio tutto tocco abbraccio apro le porte”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
CARLO DELLE PIANE E’ MORTO?
La morte di Carlo Delle Piane segna l’ennesimo lutto nel mondo del cinema in questo 2019 decisamente sfortunato. L’attore si è spento all’età di 83 anni, dopo una carriera ricca di successi e di tantissime interpretazioni. «Un caratterista – e non solo – unico», l’omaggio di Giulio Base su Twitter, con l’artista capitolino che ha collaborato con i più grandi registi italiani: da Steno a Mario Monicelli, passando per Totò e Roman Polanski. E nel mondo della settima arte ha conosciuto uno dei suoi più grandi amici, Aldo Fabrizi: «L’unico vero amico che ho avuto è stato Aldo Fabrizi. Ma anche lui non era molto amato dai colleghi perché diceva sempre quello che pensava e non scendeva mai a compromessi». Tanti i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa, a partire da quello di Alessandro Gassmann: «Un grande attore, riposa in pace». Infine, il ricordo del presidente dell’Europarlamento David Sassoli: «Nastro d’Argento, Globo d’oro, Premio Massimo Troisi alla carriera: e la carriera di Carlo delle Piane, da Eduardo de Filippo a Totò, da Vittorio De Sica ad Alberto Sordi, Monicelli, Fabrizi, è stata davvero testimonianza di valore e di grande qualità per il cinema italiano». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ADDIO A CARLO DELLE PIANE, AVEVA 83 ANNI
Lutto nel mondo del cinema italiano: è morto Carlo Delle Piane. Il noto attore aveva 83 anni ed è spirato in quel di Roma, come comunicato dalla moglie, Anna Crispino. Poco tempo fa aveva festeggiato i 70 anni di carriera, come ricorda l’edizione online de Il Corriere della Sera, e in queste sette decadi aveva lavorato con alcuni dei big del cinema nostrano, leggasi Alberto Sordi, Totò, Aldo Fabrizi, De Sica e via discorrendo. Nato a Roma il 2 febbraio del 1936, figlio di un sarto originario di Atri e di una casalinga romana, debuttò sul grande schermo fin da giovanissimo, precisamente nel 1948, all’età di 12 anni. Fu infatti scelto da Vittorio De Sica e Duilio Coletti per il ruolo di Garoffi nel celebre film “Cuore”. “Ero alle medie al Pio XI di Roma – racconterà anni dopo lo stesso Delle Piane – e lì arrivarono gli assistenti del regista Duilio Coletti che cercavano tra gli alunni i ragazzi per il film Cuore. Io, che ero sempre all’ultimo banco e non andavo troppo bene a scuola, non capivo chi fossero, pensavo che stessero per interrogarmi e quasi mi nascondevo. Ma fui scelto, anche se allora sembravo un extraterrestre piccolo e con le gambe sottili sottili”.
CARLO DELLE PIANE È MORTO
Due anni dopo, nel 1950, il suo secondo film “Domani è troppo tardi” e la sua carriera cinematografica che decollò definitivamente. Nel 1951 recitò infatti in “Guardie e ladri” al fianco di due mostri sacri come Totò e Aldo Fabrizi, quindi “Un americano a Roma” nel 1954, in cui vestì i panni del Cicalone amico di Alberto Sordi. Nel 1973 subì un grave incidente automobilistico che lo tenne in coma per un mese, ma una volta rimessosi completamente tornò a lavorare grazie a Pupi Avati, nel film “Tutti defunti… tranne i morti”. Sempre sotto la stessa regia recitò poi in “Regalo di Natale” e “La rivincita di Natale”. E’ stato anche regista del film “Ti amo Maria” del 1997, mentre nel 2006 incise il disco “Bambini”. Nel gennaio 2015 fu colpito da un’emorragia cerebrale che lo costrinse nuovamente al coma. Nel 2018 aveva festeggiato i 70 anni di carriera affiancato dalla moglie e cantante Anna Crispino. In carriera ha recitato in 110 film.