La moglie di Carlo Domenico La Duca, Luana Cammalleri e il suo miglior amico, Pietro Ferrara, erano amanti almeno dal 2017. I due oltre a cercare di mettere in cattiva luce la vittima, parlando spesso e volentieri di  “vizi, debiti, problemi economici” e che frequentasse prostitute, avrebbero anche ipotizzato di sbarazzarsi della compagna di Ferrara, come riferisce PalermoToday. I due amanti, dopo la sparizione di Carlo Domenico La Duca avrebbero pensato sempre più insistentemente ad un futuro insieme tanto da aver progettato anche di avere un figlio.



In tale contesto si andrebbero ad inserire “le conversazioni tra gli indagati in cui venivano maturati propositi omicidiari nei confronti della compagna ufficiale di Ferrara. Propositi che non hanno oltrepassato la soglia del tentativo punibile, ma che si pongono inevitabilmente da corollario rispetto ai gravi indizi di colpevolezza raccolti sui due, dimostrandone la personalità proclive alla commissione di delitti contro la persona”. E’ quanto avrebbe riferito la procura in merito alle intercettazioni del 6 giugno 2019 nelle quali la donna asseriva: “Te l’ho detto, le dita in gola io gliele devo infilare a lei, questo capriccio me lo devo passare”. Pochi giorni dopo era lo stesso Ferrara a ipotizzare di “tagliare la gola alla compagna”. (agg. di Emanuela Longo)



CARLO DOMENICO LA DUCA, MOGLIE E AMANTE DAVANTI AL GIP

Ha destato scalpore il caso di Carlo Domenico La Duca, l’uomo scomparso da Palermo il 31 gennaio del 2019, per cui negli scorsi giorni sono stati arrestati l’ex moglie, Luana Cammalleri, e l’amico e amante della donna, Pietro Ferrara. Le indagini sono ancora in corso e al momento i due, entrambi in manette, non hanno voluto rispondere alle domande del gip, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Restano ancora molti i punti da chiarire a cominciare dal capire chi, materialmente, abbia ucciso Carlo Domenico Lo Duca. A riguardo l’inviata de La Vita in Diretta, programma di Rai Uno, parla di responsabilità di Pietro Ferrara: sarebbe stato lui ad ammazzare l’amico nelle campagne fuori Palermo.



La moglie, invece, avrebbe aiutato nell’occultare il cadavere dell’ex marito, che non è mai stato ritrovato, per poi spostare l’auto e farla ritrovare in una zona che inscenasse un allontanamento volontario. Gli inquirenti stanno anche cercando di capire se i due amanti abbiano fatto tutto da soli o se per caso vi siano dei complici che li hanno in qualche modo aiutati o coperti. A colpire è in particolare il piano articolato che i due hanno messo in atto per ammazzare il povero Carlo Domenico Lo Duca, che farebbe pensare ad una premeditazione.

CARLO DOMENICO LA DUCA, IL COMMENTO DELLA BRUZZONE SUI DUE ARRESTATI

“Nelle intercettazioni – il commento della criminologa Roberta Bruzzone, ospite ieri negli studi de La Vita in Diretta – emerge di tutto, come il passaggio in cui prospettano un’attività sessuale fra loro e vogliono fare in modo che la donna indossi la camicia di seta indossata dalla vittima il giorno del matrimonio, un aspetto perverso, un modo per celebrare la vittoria nei confronti dell’uomo”.

“E’ un aspetto – aggiunge e conclude parlando dell’omicidio di Carlo Domenico La Duca – che depone per due personalità malevole e pericolosissime. anche la consapevolezza di evitare la cattura, tutta una serie di depistaggi, il povero Carlo aveva vicino due persone terribili, due mostri. Il movente economico – ha concluso – è quello principale”.