Carlo Ferrandi, 34 anni, è stato letteralmente ridotto in fin di vita, massacrato di botte, dopo un banale litigio stradale avvenuto nel novembre scorso. A raccontare la sua storia nella piazza de I Fatti Vostri è stata la sua fidanzata, ex Miss Europa, la quale per stargli vicino ha rinunciato alla sua carriera nello spettacolo. A sei mesi dalla brutale aggressione, la giovane Marica Betta ha spiegato come sta oggi Carlo: “Rispetto all’inizio, quando i medici mi dissero che non si sapeva se ce l’avrebbe fatta o meno, ha fatto qualche progresso. Fa comunque ancora fatica a camminare; il piede sinistro è totalmente paralizzato, quindi non può correre né riesce a fare tante delle cose che prima faceva normalmente”.
Era il 7 novembre 2021 quando Carlo Ferrandi e la fidanzata Marica trascorsero una serata in discoteca. Poco prima dell’alba però accadde qualcosa di impensabile: “Saliamo in macchina, eravamo sulla nostra corsia, ad un certo punto sento una botta nella parte posteriore della nostra auto e capisco che c’era stato un incidente”, ha spiegato la ragazza. Stando al suo racconto, l’auto dall’altra parte si era scontrata con un frontale con la macchina che era dietro di loro. Quando Carlo è sceso per fare una constatazione amichevole “vedo che indietreggia con davanti una decina di ragazzini molto più piccoli di noi, alcuni secondo me anche minorenni”.
Come sta oggi Carlo Ferrandi: il voto della fidanzata
L’atteggiamento di Carlo Ferrandi era stato del tutto amichevole e tranquillo ma uno dei ragazzi del gruppo avrebbe iniziato ad avanzare, facendo indietreggiare il 34enne: “Si sono ritrovati dietro la macchina”, ha spiegato Marica che ha assistito all’aggressione: “un altro ragazzo gli ha tirato una serie di pugni in faccia e in testa”, ha ricordato, fino a perdere di vista il fidanzato: “Lì ho capito che era a terra”. La fidanzata ha prontamente chiamato i soccorsi e proprio mentre Carlo era affidato alle cure dei soccorritori, Marica ha cercato di capire dove fossero andati gli aggressori: “Quando ero in macchina ho iniziato a fare un video grazie al quale poi hanno messo in carcere il colpevole”. Con il video ancora in corso, la ragazza si è avvicinata all’auto con la scusa di una sigaretta.
“Erano molto agitati, facevano avanti e indietro dall’ambulanza per capire le condizioni”, ha raccontato Marica. Prima di raggiungere Carlo Ferrandi in ospedale, si è recata dai Carabinieri: “Mi hanno detto che bisognava aspettare perché bisognava visionare il video e non mi hanno detto nulla di preciso”. Nei primi momenti i medici le dissero che non si sapeva se ce l’avrebbe fatta o meno: “Era in coma, intubato, ho subito capito la gravità della situazione”. Mentre Carlo lottava tra la vita e la morte, “anche se lui non mi poteva sentire, visto che noi siamo credenti e studiavamo la Bibbia già prima che succedesse questo episodio ho fatto un voto per salvargli la vita”. A Dio, Marica ha chiesto di salvargli la vita “in cambio ti dedico la mia dedicandogli un aiuto pratico e morale a Carlo se si salverà”. Dopo 5 mesi in ospedale, Carlo finalmente è tornato a casa e Marica ha ricordato la grande emozione del momento. “I medici non si sbilanciano, dicono che per vedere i progressi occorre aspettare un anno, ma dicono anche che è un miracolato”, ha chiosato Marica.