Carlo Freccero spara a zero contro il ministro della Sanità Roberto Speranza e l’introduzione del Green Pass, misura che il critico televisivo ha bocciato in toto appoggiando di fatto il referendum per l’abolizione della certificazione verde. Ospite del programma televisivo Accordii & Disaccordi, Freccero ha detto la sua sulla “patente verde” tanto discussa: “Il Green Pass è un qualcosa che non c’è in nessun paese europeo, addirittura non puoi andare a lavorare se non hai questa ‘patente’. Quale regime ha creato questa cosa? È obbrobrioso, io sono abituato a una generazione dove la libertà è fondamentale, ho i brividi davanti al Green Pass che è abominevole“.



Freccero si è poi soffermato sull’immagine di una svastica apparsa in una manifestazione no Green Pass: “Il nazismo era un regime sanitario e Hitler veniva chiamato il grande dottore dei tedeschi. In una lettera degli ultimi sopravvissuti al nazismo c’è scritto che stiamo rivivendo l’olocausto ma in proporzioni maggiori, ecco perché si spiega il clima che si è venuto a creare. In Italia ci sono due parti che non comunicano tra di loro: chi è ortodosso e crede alla salute che vince su ogni tipo di diritto costituzionale, dall’altra parte i dissidenti che ritengono che la situazione è insopportabile e invivibile“.



Freccero: “Speranza vergognoso, andrà a processo a fine pandemia”

Nelle parole di Carlo Freccero a Accordi & Disaccordi c’è tutta la delusione di un cittadino che si è visto privato di alcune libertà fondamentali nel corso della pandemia. Secondo il massmediologo nel corso degli ultimi mesi tanti sono stati i provvedimenti incostituzionali, ma le colpe maggiori ricadono proprio su Speranza: “Voglio ricordare che il ministro della Sanità Speranza, che appartiene al gruppo Liberi e Uguali, invece di occuparsi solamente di vaccini doveva anche coinvolgere tutti i medici per capire cosa si poteva fare per curare. Il ministro della Sanità cura, non deve pensare solo ai vaccini“.



“C’erano tante persone che si davano da fare come De Donno, doveva chiamare, intervenire e convocare per far sentire in qualche modo che la cura era fondamentale. Lo slogan ‘Tachipirina e vigile attesa” è una bestemmia, una cosa vergognosa. Al termine di questa pandemia ci sarà un processo su queste cose, non passa tutto così liscio” ha svelato Freccero.