Manca poco più di una settimana al festival di Sanremo 2023 e il dibattito è concentrato sull’intervento di Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino registrerà un breve messaggio per la finale della kermesse canora, ma molti non si sono detti d’accordo. Tra questi anche Carlo Freccero: “Io penso sia un errore gravissimo di Zelensky, ma soprattutto un errore tragico della Rai. A livello mediatico è controproducente per entrambi”, le sue parole a Il Fatto Quotidiano.



Secondo Carlo Freccero, la Rai credeva di rendergli un omaggio ma in realtà in questo modo non fanno altro che compattare le voci di quelli che si oppongono alla guerra, con varie posizioni e vari punti di vista: “Infatti la piattaforma che manifesta contro Zelensky a Sanremo tiene insieme personalità molto diverse”.

Carlo Freccero su Zelensky a Sanremo

“Raffigurare la guerra in un musical di canzoni e siparietti di costume significa superare un limite, andare oltre ciò che è concepibile”, ha aggiunto Carlo Freccero. Secondo l’ex direttore di Rai 2, le apparizioni del presidente ucraino hanno una forma cinematografica, con una luce perfetta e vestito da attore. “Ma partecipando al festival di Sanremo si ridicolizza, scende nella categoria del musical. Si mescola alle musichette, mentre sul terreno di guerra si accumulano i morti”. Carlo Freccero ha poi paragonato la situazione ucraina a quella pandemica, parlando di “terrore e farsa”, puntando poi il dito contro Bruno Vespa, reo di confondere l’informazione con lo spettacolo: “Da uomo di potere, voleva fare un favore alla Meloni. Un omaggio per lei, che si presentava come la più grande sovranista ed è diventata invece la più grande alleata del globalismo e degli Stati Uniti. Un tale servizio di propaganda, credo, non se lo aspettava nemmeno lei. Al punto che si stanno scatenando contro questa scelta anche i suoi alleati”.

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