Carlo Fruttero, scrittore e traduttore originario di Torino, dove è nato nel 1926, è venuto a mancare nel 2012. Dopo aver condotto gli studi universitari e aver conosciuto personalmente Italo Calvino, si è recato in Francia dove ha cominciato a tradurre i primi testi per Giulio Einaudi. Dopo aver conosciuto Franco Lucentini ha iniziato a collaborare in maniera salda con il collega, tanto che i due hanno firmato insieme tanti articoli, traduzioni ma anche romanzi scritti proprio a quattro mani, soprattutto polizieschi e gialli.
Carlo Fruttero, però, si è occupato nel corso della sua carriera da scrittore anche di fantascienza, dirigendo anche un’intera collana per Mondadori, l’Urania. Il grande scrittore torinese è morto il 15 gennaio del 2012 a Castiglione della Pescaia, nella sua villa nella pineta di Roccamare. Aveva 85 anni e da tempo era malato.
Carlo Fruttero, chi è e come è morto: “Non potrei neanche suicidarmi”
Parlando dei suicidi di alcuni suoi grandi amici, come Franco Lucentini e Mario Monicelli, Carlo Fruttero aveva spiegato: “Se anche volessi, non potrei suicidarmi: sono invalido, e bloccato a casa al pianterreno”. Lui se ne è andato nella sua villa nella pineta di Roccamare, a Castiglione della Pescaia, circondato dall’amore della sua famiglia.
Nei suoi ultimi anni di vita, infatti, raccontava di essere fortunato perché al fianco aveva proprio due figlie che amava tantissimo e tre nipoti meravigliosi che si prendevano cura di lui. “Quando hai una cerchia di affetti importantissimi, magari non lo fai. E dunque, penso che tirerò avanti così” spiegava ancora Carlo Fruttero, che si è spento in maniera naturale tra le braccia dei suoi cari.