A Le Iene Show di martedì 15 dicembre 2020 si torna a parlare della vicenda di Carlo Gilardi, il 90 enne benefattore ricoverato contro la sua volontà in una Rsa. Questa volta nel servizio di Nina Palmieri si ascolta la voce del geometra Bonfanti che racconta: “poverino era davvero maltrattato da questa gente che lo circondava. L’unico modo per tutelarlo era portarlo in una RSA: è l’unica cosa giusta che io raccomandavo sempre. La mia opinione da profano, da come la vedevo io per me era molto meglio che finisse ricoverato”. Queste le parole del geometra Bonfanti che ha avuto un peso determinante sulla scelta della RSA dove Carlo Gilardi è stato portato contro il suo stesso volere. Intanto crescono le proteste da parte dei cittadini che richiedono il ritorno a casa di Carlo Gilardi che in un video ringrazia tutti. Chissà che questa storia non possa finalmente avere una storia a lieto fine. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Carlo Gilardi, Iene: “Anziano ricoverato in Rsa contro volontà. E i suoi soldi…”
Si parla del caso di Carlo Gilardi a Le Iene Show, il novantenne di Airuno, in provincia di Lecco, rinchiuso in un ospizio contro la sua volontà. La vicenda, a dire il vero, è finita questa mattina anche sulle pagine del Corriere della Sera. Merito di Davide Parenti, fondatore de Le Iene, che ha così spiegato la storia di Carlo: “Sappiamo che Elena Barra, l’amministratrice di sostegno, aveva in mano un ordine del giudice con tanto di autorizzazione all’uso della forza pubblica per effettuargli un accertamento sanitario obbligatorio. Sappiamo per certo che Carlo non voleva andare in Rsa: da una registrazione di quel giorno lo si sente, disperato, gridare a ripetizione la propria volontà: ‘Io voglio la mia libertà che mi avete sottratto’; da testimoni interni all’Rsa sappiamo che, appena ricoverato, per protesta ha iniziato uno sciopero della fame“. Anche la direzione della struttura viene chiamata in causa perché, spiega Parenti, “insieme all’amministratrice Barra, ha mentito sulla durata del ricovero, sostenendo che sarebbe stato temporaneo, mentre da subito si prevedeva un ricovero a fine vita; tanto che la cartella clinica di Carlo viene modificata per ben due volte nell’arco di 40 giorni: da ‘Tso in Spdc deciso da amministratrice’ a ‘ricovero sociale breve in Spdc’, fino a ‘ricovero in Spdc’ al fine di agevolare l’esecuzione di screening per Sars-CoV-2“.
Carlo Gilardi, Iene: “Anziano ricoverato in Rsa contro la sua volontà”
Nel suo intervento sul Corriere della Sera, Davide Parenti solleva perplessità anche sulla gestione del patrimonio di Carlo Gilardi, argomentando che “il fascicolo della situazione patrimoniale di Carlo è a oggi ancora tenuto segreto. Nonostante le innumerevoli richieste, né il suo avvocato né l’avvocato dei familiari hanno potuto accedervi. Siamo riusciti a entrare in possesso di una parte della documentazione e quello che emerge sono grandi movimentazioni di denaro negli ultimi tre anni, e una serie di bonifici per acquisti di beni che non sono in possesso né in uso di Carlo e di cui lui non conosce nemmeno l’esistenza, compresa una bici elettrica da 1.290 euro che sta usando la sua precedente amministratrice di sostegno, l’avvocata Adriana Lanfranconi. In diverse e recenti lettere Carlo denunciava il timore che qualcuno lo volesse chiudere in un ospizio per gestire liberamente i suoi soldi e manifestava anche la volontà di rendere pubblico il suo caso chiedendo aiuto alla stampa. A luglio, proprio per questi timori, si era sottoposto spontaneamente a una perizia psichiatrica che ne aveva certificato l’integrità mentale e psichica“. Agli sviluppi della vicenda, con delle novità legate proprio alla gestione del patrimonio, sarà dedicato il servizio di Nina Palmieri in onda oggi su Italia Uno dalle 21:10, per un caso che Le Iene hanno ormai preso a cuore come ha spiegato lo stesso Parenti: “Quello che ci muove e ci preoccupa è la situazione in cui si trova Carlo, un uomo gentile che sta soffrendo a causa della propria generosità. È triste pensare che nel nostro Paese sia possibile interdire una persona solo perché decide liberamente di condividere la propria ricchezza con i vicini di casa, i compaesani, altri esseri umani meno fortunati. Vorremmo che chi è in potere di farlo cambiasse il finale di questa storia. Per Carlo, e per tutti noi“.