C’è chi lo ha definito «satanista» e chi lo ha accusato di approfittare della pandemia di coronavirus per «sdoganare la pedofilia». Carlo Giovanardi nella bufera con altri parlamentari a causa di una bufala in cui ovviamente non c’entra nulla, anzi della quale è vittima. Tutto è partito dal testo di un emendamento sulla legge contro l’omofobia in cui Giovanardi chiederebbe di estendere la punibilità anche a chi esprime discriminazioni sui pedofili. Questo screen ha fatto il giro dei social tra pesanti accuse e polemiche. Quella proposta di modifica risale alla legislatura 2013-2018 e venne contestata all’epoca proprio per la parola pedofilia, ma già allora Giovanardi precisò che si trattava di un refuso. «Tutta colpa di un refuso. In alcuni emendamenti presentati da esponenti del Ncd al testo sull’omofobia, criticati dal M5S e al centro di un’aspra polemica, non si voleva scrivere “pedofilia”, ma “pedofobia”», scriveva il Fatto Quotidiano nel 2014 riportando una nota di Carlo Giovanardi, all’epoca senatore di Ncd. La proposta alla fine non fu accolta e il caso fu chiuso, ma oggi è tornato d’attualità.



CARLO GIOVANARDI E LA BUFALA SU DL ZAN E REFUSO DEL 2014

La bufala su Carlo Giovanardi e la questione pedofilia ha preso però strade diverse. La proposta di modifica è stata attribuita, ad esempio, anche al parlamentare Ivan Scalfarotto di Italia Viva su Twitter, che in realtà aveva presentato nel 2014 la proposta di legge. Come se non bastasse, la bufala è stata rilanciata anche da Diego Fusaro. In entrambi i casi è riportato un link che porta al Senato, peccato però che il ddl in questione parta dalla Camera. E già questo dovrebbe bastare per capire che si tratta di una bufala. Peraltro il ddl Zan sull’omofobia non è ancora stato depositato alla Camera, ma c’è chi sta cercando di spacciare un emendamento del 2014 di Giovanardi come il testo della legge. Ad uno sguardo attento comunque ci si rende conto che tale emendamento risale al 2014 e si riferisce alla legge sull’omofobia presentata appunto da Scalfarono e che l’emendamento è appunto di Giovanardi, il quale voleva fare ostruzionismo e fu coinvolto nella vicenda del refuso. Le stranezze non finiscono qui, perché come evidenziato da Open, alcuni utenti stanno associando la proposta con la propaganda elettorale americana attraverso l’utilizzo dell’hashtag #pedogate2020.

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