Carlo Jean: “L’Ucraina potrebbe costituire brigate corazzate”
Carlo Jean, esperto di strategia militare e di geopolitica, non ha dubbi: l’invio di nuove armi all’Ucraina farà sì che il conflitto si inasprisca ancora di più. “Zelensky tiene il morale delle sue truppe e sostiene che il supporto occidentale porterà alla vittoria, ma i Carri armati che saranno inviati sono un centinaio e non cambiano la situazione. È una decisione che ha solo un effetto politico perché Putin puntata di contare sulla disgregazione del fronte di sostegno all’Ucraina ma gli Alleati hanno dato prova di essere uniti”, ha spiegato l’esperto a Il Giornale. L’Occidente teme la controffensiva russa “perché dovrebbe comprendere l’impiego di molti dei riservisti che sono stati mobilitati per riconquistare Melitopol. È quella la città che darà la possibilità di puntare sia verso il mare d’Azov sia verso la Crimea“.
Proprio parlando di Crimea, Jean ha spiegato ancora: “Credo possa riconquistarla solo in caso di collasso completo del sistema di comando russo“. La crisi, a suo dire, è abbastanza visibile “con le polemiche che ci sono tra il comandante del gruppo Wagner e i ceceni contro i generali dell’esercito”. La decisione degli alleati di inviare nuove armi all’Ucraina, “non cambia niente a breve termine”, secondo Carlo Jean. “Una volta che arrivano i carri armati tedeschi, i Leopard 2, e gli Abrams americani, ma soprattutto i Challenger inglesi ed eventualmente i Leclerc francesi, l’Ucraina potrebbe costituire delle brigate corazzate, però ci vuole parecchio tempo perché diventino efficienti anche da un punto di vista logistico”, ha spiegato l’esperto di strategia militare e geopolitica.
Carlo Jean: “La guerra durerà ancora a lungo”
La guerra sembra dunque destinata a durare ancora a lungo. Carlo Jean ha proseguito sulle pagine de Il Giornale: “Siamo in una situazione di stallo e dipendente tutto dalla controffensiva di primavera. Mentre Putin ha difficoltà a ordinare nuove mobilitazioni perché c’è una resistenza da parte dell’opinione pubblica, in Ucraina sembra che la mobilitazione patriottica sia riuscita perfettamente Si pensa che un nuovo corpo d’armata ucraino diventerà operativo nel mese di febbraio”. La Russia al momento non riesce a sfondare: “È una guerra di logoramento. Se l’Ucraina riesce a ottenere un sufficiente numeri di carri armati, di veicoli corazzati, di artiglieria semovente e mezzi aerei mobili, può passare da una guerra d’attrito a una guerra manovrata in cui ha dimostrato di essere più brava della Russia“.
Spiragli di pace, al momento, sembrano lontani se non impossibili. “La diplomazia continua, ma le posizioni della Russia e dell’Ucraina sono così lontane che nessuno pensa di ottenere vantaggi in un tavolo di trattative e perciò aspetta”, ha spiegato l’esperto. La guerra, dunque, sembra dover durare ancora a lungo: Sta diventando una specie di Corea in cui ci sono una serie di azioni, avanzate e ritirare. A un certo momento la situazione sarà così statica che si giungerà a una specie di accordo. Difficile che gli ucraini riescano a cacciar via completamente i russi e che i russi riescano a rompere il fronte ucraino”, ha concluso Jean.