Caso Carlo La Duca: i due amanti restano in carcere

La trasmissione Chi l’ha visto torna ad occuparsi del giallo di Carlo La Duca, l’uomo misteriosamente scomparso il 31 gennaio 2019 ma che secondo la procura palermitana sarebbe stato ucciso. Ad essere accusati dell’omicidio e della distruzione di cadavere dell’agricoltore 38enne sono la moglie Luana Cammalleri e da Pietro Ferrara, suo amante nonché migliore amico della vittima. Nelle passate ore il tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dai legali dei due accusati che dunque restano in cella.



Il corpo di Carlo La Duca ad oggi non sarebbe stato ancora trovato. L’amico Pietro era stato anche l’ultima persona ad averlo visto in vita, in alcuni terreni di Ciaculli di proprietà dello stesso Ferrara ed attualmente sotto sequestro anche se, come riferisce PalermoToday, non sarebbero ancora stati eseguiti degli scavi. Sin dai giorni successivi alla scomparsa dell’uomo, i carabinieri avevano intercettato i due amanti i quali si sarebbero messi d’accordo sulle dichiarazioni da fare ai pm ed in tv.



L’appello della madre: “Cercate nel lago”

Sono numerosi, secondo gli inquirenti, gli indizi che inducono a ritenere che Carlo La Duca sia stato ucciso. Dall’ordinanza di custodia cautelare non traspare in maniera chiara il possibile movente, anche se secondo la difesa dei familiari della vittima si sarebbe trattato di un duplice movente, passionale ed economico.

Mentre proseguono le indagini comprensive della ricerca del corpo di Carlo La Duca, Concetta Grispino, mamma dell’uomo misteriosamente scomparso, continua a lanciare appelli alle autorità spronandoli a cercare il corpo del figlio nel lago. Secondo la donna, il corpo di Carlo potrebbe essere stato nascosto nel piccolo specchio d’acqua adiacente ad alcuni terreni, nelle campagne di Cerda, forse proprio questi, secondo gli investigatori, alla base delle controverse tra La Duca ed i sue indagati. I sospetti della madre della vittima sarebbero nati anche in seguito ad una intercettazione tra i due amanti i quali avrebbero detto: “Là sopra accendilo un lumino, almeno gli si rinfresca pure l’anima”, riferendosi proprio al laghetto.