I giudici hanno dato l’ergastolo, senza attenuanti, agli assassini di Carlo La Duca. La mamma Concettina è soddisfatta ma addolorata: non ha ancora un corpo da piangere. “Spero che parlino e che dicano la verità. La magistratura e le forze dell’ordine hanno lavorato tantissimo” conferma la signora. Gli assassini sono Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, la moglie e il suo amante. “Non so come loro agiranno, spero che dicano tutto. Sono stati cattivi fino ad ora, si sono sempre detti innocenti. Io l’ho detto da quando ho fatto la denuncia: mio figlio non si sarebbe allontanato. Subito ho capito che erano stati loro due e l’ho detto al maresciallo”.
Concettina prosegue: “Ho subito pensato all’ex moglie e a quell’amico che non è venuto neanche a casa mia dopo la scomparsa di mio figlio. Ho capito tutto subito, così come ho capito che c’era altro tra di loro. Mio figlio non si sarebbe allontanato, non aveva nemici. Ho lottato in questi cinque anni per la verità. Non so se ci siano complici, speriamo che la magistratura non si fermi”. I due amanti diabolici, secondo gli ospiti presenti in studio a Storie Italiane, dopo la condanna all’ergastolo potrebbero anche essere spinti a parlare.
Carlo La Duca, la mamma: “Devono marcire in carcere”
Gli assassini di Carlo La Duca, la moglie dalla quale si stava separando e l’ex migliore amico, Pietro Ferrara, ricorreranno in appello. Gli inquirenti sperano che proprio che in virtù della condanna, e nella speranza di vedere ridotta la propria pena, parlino, dicendo dove si trovi il corpo dell’uomo, scomparso e ucciso nel 2019. “Hanno mentito tanto e la verità ora è venuta fuori. Perché non mollano e dicono dove si trova? Sono cattivi e assassini, devono marcire in carcere, non devono più uscire. Lì mio figlio (da Ferrara, ndr) è andato col cuore in mano. Bugiardi. Hanno mentito fino all’ultimo. Se non fosse per le intercettazioni, ancora starei cercando mio figlio e i suoi assassini” conclude mamma Concettina.