Carlo La Duca, i dubbi dell’avvocato sulla moglie Luana
Il giallo di Carlo La Duca, l’imprenditore agricolo siciliano, per la procura di Palermo è configurabile in un omicidio commesso dalla moglie Luana Cammalleri e dal suo amante e migliore amico della vittima, Pietro Ferrara. Nuovi documenti sul caso saranno svelati questa sera nel corso della nuova puntata di Chi l’ha visto, ma nel frattempo spuntano le prime ipotesi relative al possibile movente. Secondo l’avvocato della famiglia del 38enne scomparso, la moglie sarebbe stata convinta che con la separazione avrebbe perso ogni diritto ereditario. Per la procura, Carlo sarebbe stato ucciso e fatto sparire dopo essere stato attirato in una trappola dal suo migliore amico. Luana e Piero si trovano attualmente entrambi in carcere con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere.
Da quanto reso noto da Fanpage.it, la coppia non stava più insieme da tempo ed il 13 giugno 2019 avrebbe dovuto prendere parte all’udienza per la separazione. Carlo La Duca però sarebbe scomparso il 31 gennaio precedente. Secondo il legale della famiglia della vittima, questo sarebbe un dettaglio da non trascurare e potrebbe addirittura rappresentare il movente del presunto omicidio. In realtà, le possibili paure di Luana erano infondate dal momento che essendo una separazione non avrebbe perso alcun diritto rispetto all’eredità del marito.
Possibile movente omicidio Carlo La Duca: solo passionale?
Sono le intercettazioni a pesare nel caso di Carlo La Duca. Quelle tra la moglie e l’amante rimasto segreto fino al loro arresto. Luana e Pietro parlarono della separazione anche al telefono ed in particolare subito dopo la scomparsa del 38enne si sarebbero impegnati a far cancellare l’udienza del 13 giugno dando quasi per scontato che l’uomo non avrebbe mai più fatto ritorno. Ma per la Procura, Carlo non aveva alcun motivo valido per far perdere le tracce. Né problemi economici, né vizi tali da fargli accumulare debiti, al contrario di quanto asserito dalla moglie.
Luana e Pietro, dunque, avrebbero mentito e nel caso di Carlo lo avrebbero attirato in una trappola, nella campagna della provinciale di Palermo, a Ciaculli, zona che la vittima non era solito frequentare. Le indagini avrebbero fatto trapelare un movente passionale, smentito dai legali dei due indagati. Al momento, intanto, resta l’incognita del corpo di La Duca, mai rinvenuto.