Carlo Mazzone compie 83 anni e il mondo del calcio fa gli auguri a un allenatore che ha scritto la storia del nostro calcio: basterebbe ricordare infatti che Carlo Mazzone detiene il record di presenze da allenatore nel massimo campionato, essendosi seduto in panchina la bellezza di 792 volte in Serie A, che diventano 797 se comprendessimo anche cinque partite di spareggi, tre per la salvezza e due per la qualificazione in Coppa Uefa. Carlo Mazzone è amato un po’ ovunque, sia perché ha allenato davvero tante squadre sia perché con la sua schiettezza si è fatto apprezzare in ogni città. Le elenchiamo tutte, nell’ordine cronologico in cui le ha allenate in Serie A: Ascoli, Fiorentina, Catanzaro, Lecce, Cagliari, Roma, Napoli, Bologna, Perugia, Brescia e Livorno. All’elenco manca il Pescara, unica squadra che Carlo Mazzone ha allenato esclusivamente in Serie B: tutte le altre, almeno in parte, le ha condotte anche nella massima categoria, a cominciare dall’Ascoli con cui visse ad inizio carriera una esaltante avventura con doppia promozione dalla Serie C fino alla A.



CARLO MAZZONE, IL COMPLEANNO DI UN ALLENATORE DA RECORD

Con questa carriera lunga e felice, Carlo Mazzone si prende la soddisfazione di precedere tutti gli altri maestri italiani della panchina: tanto per fare giusto un paio di nomi, ecco che al secondo posto per presenze in Serie A fra gli allenatori c’è un certo Nereo Rocco mentre terzo è Giovanni Trapattoni, che curiosamente ha compiuto gli anni appena un paio di giorni fa. Mazzone ha vinto molto meno, anche perché quasi mai ha avuto l’occasione di allenare grandi squadre, ma il contributo che ha dato al calcio italiano resta tangibile, certificato dal recente ingresso nella Hall of Fame della FIGC. Con la Fiorentina vinse la Coppa di Lega Italo-Inglese del 1975 ai danni del West Ham e arrivò terzo nel 1977, con il Catanzaro e il Cagliari scrisse pagine di storia come la semifinale di Coppa Italia per i calabresi e la qualificazione in Coppa Uefa dei sardi che poi Bruno Giorgi avrebbe portato in semifinale. Il culmine furono naturalmente gli anni sulla panchina della “sua” Roma, a Bologna (dove tornò più di una volta) ricordiamo la Coppa Intertoto vinta nel 1998 con successiva semifinale di Coppa Uefa, a Perugia era l’allenatore della vittoria contro la Juventus che decise lo scudetto 2000, poi la meravigliosa avventura con Roberto Baggio al Brescia, lanciando anche Andrea Pirlo. Oltre alla corsa sotto la curva dell’Atalanta, insomma, c’è davvero molto di più…

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