Votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica al via, la corsa è più aperta che mai. Dopo il passo indietro di Berlusconi, il Centrodestra sta valutando una rosa di nomi da proporre per il dopo Sergio Mattarella e direttamente da Fratelli d’Italia arriva una nuova proposta: parliamo di Carlo Nordio, ex magistrato.



“Molte personalità, che provengono dall’area del centrodestra, avrebbero il curriculum e lo standing per ricoprire il ruolo di presidente”, le parole di Giorgia Meloni nell’ultima riunione con i grandi elettori di Fratelli d’Italia. Tra i tanti nomi citati dalla leader del partito di Centrodestra, da Letizia Moratti a Elisabetta Alberti Casellati, c’è anche quello di Carlo Nordio: “Io ho chiesto di allargare la rosa anche alle personalità che non hanno un trascorso politico e per questo abbiamo aggiunto il nome di Carlo Nordio, su cui ci pare difficile che si possano muovere obiezioni”, riporta Italpress.



CARLO NORDIO CANDIDATO AL COLLE DA FRATELLI D’ITALIA

La candidatura di Carlo Nordio da parte di Fratelli d’Italia potrebbe essere un messaggio destinato all’alleato Matteo Salvini, impegnato in queste ore a trattare con gli altri leader di partito – da Enrico Letta a Giuseppe Conte – per il dopo Sergio Mattarella. L’ex magistrato, procuratore aggiunto di Venezia e titolare dell’inchiesta sul Mose di Venezia, appena una settimana fa aveva stroncato così l’ipotesi: “Credo che la carica di capo dello Stato debba esser affidata a un politico, e la mia cultura politica è esclusivamente teorica, non ho mai fatto parte neanche di un Consiglio comunale. Comunque, se cercassero tra i giuristi, ce ne sono molti assai più preparati e autorevoli di me”, riporta Il Riformista. Attese novità nel corso delle prossime ore, così Ignazio La Russa: “Vediamo come la sinistra reagirà al nome di Nordio. Noi abbiamo una grande forza. Incidiamo con la coerenza. Una coerenza che si esprime con la volontà di eleggere un presidente che sia pronto a difendere interesse nazionale”.

Leggi anche

SCONTRO PM-GOVERNO/ Quella Corte dei Conti fra caso Albania, Mattarella e superbonus