Dai continui Dpcm al processo contro Salvini, passando per la gestione del premier Conte: Carlo Nordio a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Libero. L’ex magistrato ha esordito stroncando i continui decreti firmati dal presidente del Consiglio in tempo di emergenza: «La libertà individuale va coniugata con la sicurezza, in questo caso con la sicurezza sanitaria. Tutti i provvedimenti, anche quelli più radicali, possono essere giustificati in una situazione di emergenza. A patto, però, che siano razionali. In questo caso non sempre lo sono. Per esempio, non si capisce perché i ristoranti siano sicuri a mezzogiorno per il pranzo, e non la sera per la cena». Per Carlo Nordio il divieto di transito tra comuni va inserito nella categoria delle assurdità, evidenziando che anche in caso di ravvedimento il danno di immagine è fatto.



CARLO NORDIO: “PROCESSO CONTRO SALVINI É POLITICO”

Nel corso dell’intervista rilasciata a Fausto Carioti, Carlo Nordio si è poi soffermato sul processo contro Matteo Salvini, rinviato a giudizio a Catania per il caso Gregoretti. Ebbene, per l’ex magistrato si tratta di un processo politico, voluto dalla maggioranza giallorossa contro il parere tecnico della Procura: «Ma scommetto che non arriverà al dibattimento. Salvini sarà scagionato prima, perché questo processo, a parte l’infondatezza del reato, non conviene a nessuno». Una battuta poi sulla possibile crisi di Governo, data la minaccia di Renzi: «Fino a ieri lui e Conte erano come i due scorpioni nella bottiglia: se uno colpiva per primo, poi moriva anche lui. Se Conte cadesse, e si andasse a votare, probabilmente scomparirebbe dalla vita politica, ma neanche Renzi, secondo i sondaggi, ne uscirebbe bene».

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