Il processo più inutile che esista: così il ministro Carlo Nordio sull’abuso d’ufficio. Intervenuto al convegno “Verso una giustizia giusta”, in programma a Perugia e promosso da FdI, il Guardasigilli è tornato a parlare del reato stigmatizzato a più riprese: “Quello sull’abuso di ufficio è il processo più lungo, costoso, difficile e inutile che esiste. Provoca la paralisi dell’amministrazione a causa della paura della firma, con conseguenze per cittadino che si trova davanti a una porta chiusa”, riporta Il Tempo.
Nordio ha sottolineato che l’abrogazione del reato non è improvvisazione, bensì conseguenza di una disamina delle statistiche e dei tentativi di riformare il reato: “Già sei anni fa una commissione, di cui facevo parte anche io, ha raggiunto la convinzione che il reato non si poteva correggere, ma andava cancellato”. Sul punto, il titolare della Giustizia ha evidenziato che il problema del vuoto normativo è un falso problema.
Nordio torna sull’abuso d’ufficio
Nordio ha tenuto a precisare che contro la corruzione c’è un arsenale adeguato e per quanto concerne l’abuso di ufficio c’è già lo strumento amministrativo che ha come effetto l’annullamento dell’atto e il risarcimento. “La nostra proposta, sono sicuro, avrà successo”, ha aggiunto il ministro: “Ci sono state delle resistenze e delle opinioni espresse in maniera ragionevole. Compito della politica è conciliare le posizioni ma soprattutto dare esecuzione a chi ha avuto mandato elettorale”. Sull’abuso d’ufficio è intervenuto anche il viceministro Francesco Paolo Sisto nel corso della tre giorni organizzata da Forza Italia: “L’abuso d’ufficio è diventato una atipica paralisi nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, un reato che semina la paura di firmare l’atto lecito: sindaci e dirigenti ingessano per eccesso di prudenza i procedimenti, avendo fondato timore di essere denunciati”.