In questo periodo di stop alle competizioni calcistiche per l’emergenza coronavirus è stato momento per molti personaggi dello sport come pure del calcio per mettersi a nudo di fronte ai social e regalare a fan e follower, perle e aneddoti davvero curiosi. E di certo lo ha fatto qualche giorno fa anche il procuratore sportivo Carlo Pallavicino, che con più di 30 di carriera alle spalle certo ne ha di avventure e storie da raccontare. Intervistato via Instagram da Pasquale Garro, ecco il super procuratore non ha avuto freni raccontando indiscrezioni e retroscena su alcuni dei suoi colpi migliori, da Ronaldo a Rui Costa e Careca. E anzi proprio parlando dell’approdo del portoghese al Milan che Pallavicino svela un curioso retroscena su quello che doveva essere il passaggio alla Lazio. “Da un lato ero contento per Rui Costa, ma dall’altro ero abbastanza disperato per la sorte che mi attendeva perché stavo per arrivare alla Cirio da Cragnotti a dargli una pessima notizia. Invece che dirgli, «Eccoci qua, compiliamo il contratto e nel pomeriggio arriverà il calciatore dal Portogallo», dovevo dirgli «Eccomi qua, Rui Costa ha accettato di andare al Milan». Certo, una trattativa che rese tutti felici, ma in quell’istante mi trovai in una situazione che un procuratore non sogna di vivere. Non la presero benissimo alla Lazio”.
CARLO PALLAVICINOM DA MARCHISIO A BATISTUTA FINO A RONALDO
Nella lunga intervista concessa, Pallavicino non si si risparmia neppure su quelli che in passato sono stati suoi assistiti, per cui anzi riserva anche parole e giudizi ben duri. E ad esempio proprio il procuratore sportivo non esita a definire “tirchio” Gabriel Batistuta: “Ecco, un calciatore che non è stato mio ma che faceva storicamente un po’ fatica a pagare poteva essere Batistuta. Diciamo che al momento di pagare la pizza Rui era più lesto”. Ma non solo: nel mirino di Pallavicino arriva anche Marchisio, bollato come un “opportunista”. Per il procuratore infatti: “Spiace dirlo, ma Claudio Marchisio con me si è comportato malissimo. L’ho preso quando era nelle giovanili della Juventus e l’ho accompagnato durante l’intero percorso di crescita, fino a fargli firmare due rinnovi milionari. Giunti al terzo, col contratto praticamente pronto e dopo aver litigato a più riprese con Marotta per garantirgli l’ingaggio migliore possibile, mi chiama e mi liquida con una telefonata. Senza alcun motivo. Si limitò a dirmi che da quel momento in avanti lo avrebbe seguito suo padre”.
E in chiusura ecco che il super agente ne ha anche per Ronaldo, il Fenomeno, definito il giocatore più talentoso e su cui ci offre un ultima perla, sulla firma segreta per l’Inter di Moratti.. Pallavicino racconta: “Venne con i blaugrana a giocare la semifinale di ritorno di Coppa delle Coppe contro la Fiorentina. Quella sera, con Branchini e i suoi agenti brasiliani organizzammo direttamente dagli spogliatoi del Franchi un trasferimento a casa mia”. Dopo la riunione e la scelta del brasiliano di vestire la maglia nerazzurra poi: “All’alba usciamo di casa e ci troviamo davanti al portone alcuni viados brasiliani che frequentavano la zona. A quel punto accadde il pandemonio, iniziarono ad urlare il nome di Ronaldo e noi ci infilammo frettolosamente in auto per scappare. Menomale che i viados non avvertirono i giornalisti, ma tutta la macchinazione rischiò di saltare incredibilmente all’ultimo”.