Carlo Petrini, fondatore dell’associazione Slow Food, ha incontrato più volte Papa Bergoglio. Tre lunghe chiacchierate avvenute nel 2018, nel 2019 e una lo scorso marzo, in piena pandemia di lockdown, che hanno ispirato lo stesso Petrini a scrive il suo ultimo libro “Terrafutura”. All’interno dell’opera una serie di dialoghi proprio con il Santo Padre sull’ecologia, un libro a scopo benefico (uscito due giorni fa per Giunti), che analizza il mondo di oggi attraverso i temi biodiversità, economia, migrazioni, educazione, comunità. Sulla visione del mondo, Petrin e il Papa si sono trovati subito in sintonia: “Sì, ci siamo trovati molto allineati – spiega in un’intervista al Corriere della Sera – anche se io sono agnostico… gliel’ho detto subito, e lui mi ha risposto che sono un agnostico pio, perché provo pietà per la natura. Siamo d’accordo – ribadisce – sul fatto che avere questa sensibilità, oggi, sia l’unico modo per provare a cambiare le cose”. Petrini ricorda come l’ambiente non sia scollegato dalla società che lo abita: “Anche noi siamo ecologia, come dice il Papa. Finché non lo capiremo non si risolverà nulla. Continueremo a sottoporre la terra, i mari, gli ecosistemi a un degrado tale che rischia di trasformarsi in un disastro irreversibile”.
CARLO PETRINI E LA QUESTIONE PIACERE: “IL PAPA MI HA SORPRESO”
Come si fa quindi ad invertire la marcia, chiede il collega del CorSera, e Petrini replica ricordando i piccoli gesti: “Non sprecare il cibo, ridurre l’uso della plastica e mettere al centro le relazioni, non il profitto”. Nel libro uscito due giorni fa, il fondatore di Slow Food cita un aneddoto curioso sul Papa, il fatto che Sua Santità usi una sola bottiglia di plastica che ricicla, e che dei pannelli solari per la luce solare della casa: “Il bello di queste conversazioni informali è che sparigliano: con esempi minuti si parla di grandi cose. È il valore del dialogo: la componente umana”. I due hanno colloquiato anche di cibo: “Siamo d’accordo sul fatto che sia un ponte, un mezzo di conoscenza reciproca, e che tutte le culture del mondo derivino dal meticciato”. C’è stato anche qualche argomento su cui i due non si sono trovati d’accordo, come ad esempio la condanna del piacere da parte della Chiesa: “Il Papa ha fatto un ragionamento straordinario: ha detto che non è così, che il piacere umano è accettato. Il piacere di mangiare serve, così ci si mantiene in salute, mentre quello sessuale è fatto per rendere più bello l’amore e garantire la prosecuzione della specie. Mi ha colpito molto”.