Carlo Rambaldi, la figlia svela com’è nato il genio che ha vinto 3 premi Oscar
Daniela Rambaldi, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, ricorda il padre Carlo, celebre professionista degli effetti speciali. Vincitore di tre premi Oscar, l’uomo è una vera e propria icona nel campo ed è proprio sua figlia a raccontare com’è nata la sua passione per gli effetti speciali.
Tutto, svela, è iniziato quando era ancora piccolo ed è rimasto folgorato dal movimento della sua bicicletta: “Com’è nata la sua passione per gli effetti speciali? La sua curiosità stava nel vedere la catena della bicicletta muoversi con la pedalata. – ha raccontato Daniela Rambaldi – Lui sosteneva che il movimento era a dare l’emozione, quella è stata la sua prima curiosità in questo campo. Lui non ha avuto una formazione nel campo dell’ingegneria, è stata una sua curiosità perché poi ha fatto l’Accademia delle Belle Arti.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Carlo Rambaldi: morto nel 2012
L’artista Carlo Rambaldi, celebre per le sue opere in campo cinematografico, è morto il 10 agosto 2012, a 86 anni, a Lamezia Terme, dove viveva da 10 anni. “Chi era Carlo Rambaldi dal punto di vista umano? Un bambino che amava giocare, costruire i suoi giocattoli. Un bambino che aveva un sogno fare un parco a tema con tutti i suoi personaggi, una cosa che forse sta già realizzando dove è ora”, ha detto il regista Pupi Avati all’Ansa, che con Ramabaldi aveva fatto un film nel 1975 “La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone”. Rambaldi è stato un maestro delle tecniche di creazione di effetti speciali realistici e di personaggi di fantasia, primo fra tutti E.T.: per il film di Steven Spielberg realizzò tre robot per poter girare i primi piani, due costumi che venivano indossati da attori per le scene in cui l’alieno camminava, e dei guanti per le mani, che venivano mosse da un mimo.
Carlo Rambaldi: la carriera e i tre Oscar
Carlo Rambaldi era nato a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, nel 1925. Laureatosi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna nel 1951, sognava di fare l’artista ma venne catturato dal cinema, quando nel 1956 gli venne offerta la possibilità di costruire un drago per un film di fantascienza a basso budget. Il successo arrivò nel 1975 con Profondo Rosso di Dario Argento. Poi il grande salto, con de Laurentiis che lo volle per la realizzazione di King Kong di John Guillermin: il suo primo Oscar. A Burbank aprì il suo laboratorio, dove sviluppò progetti che gli valsero altri due Oscar: quello per Alien di Ridley Scott nel 1980 e quello per E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg nel 1983. Rambaldi ha lavorato anche con Fellini, Ferreri, Pasolini, Orson Welles, Dario Argento, David Lynch e Oliver Stone. L’artista ha vissuto gli ultimi dieci anni a Lamezia Terme. Era profondamente legato alla Calabria, poiché la moglie Bruna Basso ha origini crotonesi.