Carlo Verdone e il tema della sicurezza a Milano: “C’erano due che si stavano massacrando

La sicurezza nelle città è un tema sempre attuale a prescindere dalla grandezza e importanza dell’hinterland. Negli ultimi tempi si sta parlando sempre più spesso di come, la città di Milano, sia sempre più teatro di momenti di paura che denotano un chiaro problema dal punto di vista della sicurezza non solo per i residenti ma anche per chi viaggia o chi si trova di passaggio. Uno dei ruolo nevralgici tra delinquenza e rischi pare essere la stazione del capoluogo lombardo e lo conferma l’ultimo aneddoto raccontato da Carlo Verdone.



Come riporta Tgcom 24, Carlo Verdone è stato intervistato in tv di recente e l’occasione è stata colta per raccontare un’esperienza per nulla piacevole vissuta presso la stazione di Milano. L’attore ha confessato di temere quel luogo più della stazione di Roma; altra zona dove spesso si concentrano episodi di violenza e illegalità. Nello specifico, Verdone ha raccontato di aver di recente assistito ad una scena piuttosto scabrosa ritrovandosi poi ad essere palesemente minacciato, con annessa paura.



Carlo Verdone e la disavventura alla stazione di Milano: “Era ubriaco e mi correva dietro…”

“Alla stazione di Milano ho preso l’ultimo treno per Roma ed effettivamente mi sono messo un attimo di paura, più che a quella di Roma, che è tutto dire!”. Inizia così il racconto di Carlo Verdone in una recente intervista tv – come riporta Tgcom 24 – per poi entrare nel dettaglio di quanto accaduto. “C’erano due che si stavano massacrando a bottigliate, con le ferite addosso intorno alle otto di sera…”.

Dopo aver contestualizzato la scena che si è palesata davanti ai suoi occhi presso la stazione di Milano, Carlo Verdone ha poi spiegato come improvvisamente abbia rischiato di trovarsi coinvolto in quella brutale colluttazione. “Improvvisamente uno di loro, biascicando delle parole che non so nemmeno io, si è presentato con il collo di bottiglia e mi urlava cose in una lingua che non capivo“. L’attore ha dunque confessato, giustamente, di aver provato una discreta paura: “Ho dovuto correre per le scale e andare velocemente al treno perché questo era mezzo ubriaco e mi correva dietro… non lo so che sta succedendo, è molto difficile; ogni città ha i suoi problemi”.