“Mettici un po’ di poesia”. Questo era il consiglio di Mario Verdone, il papà di Carlo Verdone che questa sera viene celebrato nella puntata speciale di “Techetechetè”. Il regista ed attore romano ha sempre dato importanza alla poesia e ai ricordi per la creazione delle sue sceneggiature poi diventate dei film bellissimi. Carlo Verdone è il cinema italiano, quel cinema che ti strappa una risata facendoti riflettere, quel cinema che ti fa sorridere con un velo di malinconia. Una carriera straordinaria quella di Verdone che nei suoi film ha fato libero sfogo alla sua vena armoniosa, ma anche dissacrante. Alzi la mano chi non mai visto un film di Carlo Verdone, attore considerato una vera e propria icona e simbolo della comicità. Prima di arrivare al successo però Verdone ha fatto la gavetta come tutti; nel 1977 il suo debutto come ha raccontato a Vanity Fair: “io andai in scena al Teatro Alberichino per un solo spettatore. Il critico Franco Cordelli. Non sapevo chi fosse, ma un paio di giorni dopo uscì sul giornale un articolo entusiasta. Iniziò tutto lì. Lo spettacolo non avrebbe dovuto neanche prendere il via. Mancava il denaro e io mi ero indebitato per 200.000 lire, tanti tanti soldi, una cifra enorme”. Un debito che poi la vita ha ripagato alla grande! (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
“I ricordi sono un film meraviglioso”
E’ Carlo Verdone il protagonista della puntata di questa sera, sabato 14 settembre 2019, di Techetechetè: il regista e attore comico romano sarà omaggiato dal celebre format in onda su Rai 1, una carriera piena di successi per uno degli artisti più amati di Italia. Figlio del critico cinematografico Mario Verdone, Carlo Verdone è entrato fin da subito nel mondo del cinema ed ha diretto e interpretato decine di film cult della settima arte italiana: basti pensare a pellicole come Viaggi di nozze, Borotalco, Un sacco bello e Bianco, Rosso e Verdone. Una ironia lontana anni luce da quella dei cinepanettoni, una svolta che ha segnato gli anni Ottanta e le generazioni successive, basti pensare al grande riscontro ottenuto dai suoi ultimi film Sotto una buona stella, L’abbiamo fatta grossa e Benedetta follia. Ed il nuovo lavoro è in rampa di lancio: parliamo di “Si vive una volta sola”, che lo vedrà protagonista al fianco di Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Max Tortora.
CARLO VERDONE, UNA CARRIERA DI SUCCESSO
Attraverso i suoi personaggi iconici, Carlo Verdone ha raccontato l’Italia e l’ha fatta ridere e riflettere. Molti di loro ancora oggi sono ricordati sui social network, soprattutto quelli interpretati nel film Bianco, Rosso e Verdone: dal logorroico borghese Furio Zoccano all’emigrante lucano Pasquale Ametrano, passando per Mimmo e Leo. Senza dimenticare il Professor Raniero Cotti Borroni di Viaggi di Nozze o il qualunquista romano Anselmo di Un sacco bello. E uno dei retroscena più citati legati a Verdone riguarda proprio quest’ultimo film: come raccontato dallo stesso attore-regista, la leggenda Sergio Leone gli diede degli schiaffi perché non aveva ubbidito a un ordine datogli sul set. Dopo la baruffa, Leone abbandonò il set. Un episodio che verrà poi ripreso da Verdone per una famosa scena del film di Castellano e Pipolo Grand Hotel Excelsior.
“I RICORDI SONO UN FILM MERAVIGLIOSO”
Tanti aneddoti, tanti sketch e tanto affetto: Carlo Verdone ha regalato spensieratezza all’Italia ma non ma ha mai nascosto i lati meno “pubblici” della sua vita. In una recente intervista rilasciata ai microfoni di Vanity Fair, l’artista romano ha svelato un suo tratto molto privato: «Ogni tanto sento un odore e mi riappare il passato. Il profumo dei nostri armadi, quello della casa che mia madre faceva riverniciare durante l’estate o l’altro, inconfondibile, dei libri di mio padre». Nella lunga intervista rilasciata a Malcom Pagani, Verdone ha poi aggiunto: «Perché la malinconia è un mio tratto caratteriale e, come la memoria, può essere una carezza dolcissima. Quando sono da solo, magari in Sabina, circondato dal silenzio, dai libri e dalla tranquillità, nel ricordo scorre un film meraviglioso». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)