Carlo Verdone è reduce dalla sua esposizione fotografica alla mostra intitolata “il colore del silenzio”, che terminerà il 15 settembre. Il regista e attore ha mostrato un volto inedito quello esposto alla Galleria d’arte contemporanea “Osvaldo Licini” per la Milanesiana. Oltre alla passione per il cinema, l’artista romano ha da sempre coltivato anche l’amore per la fotografia.
In occasione di un’intervista su Leggo, Carlo Verdone svela cosa ricerca nelle immagine delle sue fotografie e cosa lo ispira di più: “Ho scattato quelle foto soprattutto per ritrovare me stesso e le mie emozioni, i miei stupori. In quelle fotografie ci sono solo elementi della natura, mai le persone, i volti, perché cercavo i colori, le stagioni, una prospettiva, una cromaticità particolare. C’è la ricerca di una pacatezza cui ambisco sempre, e in effetti c’è una piccola fuga dal mio lavoro e dai diluvi di parole e di facce”.
Carlo Verdone: “Sono appassionato di medici ma non faccio diagnosi”
Carlo Verdone è stato anche noto per le numerose lauree “doloris causa” che gli sono state attribuite in ambito medico. L’artista spiega da dove deriva questa passione per la medicina ma specifica che non ha la presunzione di fare diagnosi o prendersi una responsabilità che non gli compete.
Proprio ai microfoni di Leggo, il regista dichiara: “Sono un appassionato privato, non mi azzardo a fare diagnosi, non sono pazzo. Cerco solo di farmi un’idea su qualcosa che trovo interessante, ma non sono un ipocondriaco, anzi.” L’attore poi rivela di essersi sottoposto a parecchi interventi nel suo passato: “Ho subito tantissimi interventi chirurgici e non mi sono mai lamentato, non ho mai detto nulla, tranne in occasione dell’operazione alle due anche: ero felice di aver avuto il coraggio di farlo.” Sul Covid, Carlo Verdone aggiunge: “Il Covid io l’ho avuto ma è durato 4 giorni, senza sintomi, tant’è che pensavo di essermi sbagliato, invece ho avuto la conferma dal sierologico“.