«Una buona stella mi ha seguito per tanto tempo, francamente è emozionante dopo 44 anni ricevere attenzioni così belle e importanti dalla gente»: così Carlo Verdone ai microfoni di Uno Weekend in diretta da Maratea, dove ha ottenuto un prestigioso riconoscimento per la sua brillante carriera.

Ospite di Beppe Convertini e Anna Falchi, Carlo Verdone è tornato sul suo libro “La carezza della memoria”, in cui s’è confessato senza filtri: «Ho aperto una scatola di ricordi, uno scatolone che dovevo mettere apposto dal 2013. Tutti gli oggetti sparsi in terra, ho capito che potevano essere l’incipit di un nuovo libro. Io non scrivevo perché non avevo idee chiare, vedendo quelle foto e quegli oggetti ho capito che potevano essere un capitolo da raccontare. Sono la testimonianza del tempo che passa e tanti omaggi a persone, luoghi e vicende piene di significato».



CARLO VERDONE: “OGGI É MOLTO DIFFICILE FARE RIDERE”

Oggi tantissimi giovani sognano una carriera come quella di Carlo Verdone, ecco i consigli dell’attore agli aspiranti comici: «Bisogna osservare il mondo che ci circonda, la gente, essere curiosi di ciò che accade: per fare questo lavoro devi amare la gente. Prendere le cose più comiche e significative e cercare di entrare nel loro mondo e nella loro psicologia. Bisogna essere un pedinatore di italiani». Carlo Verdone ha poi confessato le difficoltà nel cercare di fare ridere al giorno d’oggi: «É molto difficile fare ridere, non ci sono tantissimi comici. Non ho un nome in particolare, ma ci sono degli attori che magari si trovano a fare un film, hanno un ruolo perfetto e li trovo sempre divertenti. Penso a Rocco Papaleo, Max Tortora e tanti altri. Dipende dal film che vanno a fare». Reduce dal film “Si vive una sola volta”, l’artista s’è brevemente soffermato sul prossimo progetto: «Ho appena terminato la serie “Vita da Carlo”, dovrebbe uscire a novembre, ma ci sarà una conferenza stampa apposita che spiegherà meglio i dettagli».



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